Esistere, non solo resistere

Bologna, 31 maggio 2020 - Trentun’anni fa (1989) in Riviera arrivò la mucillagine, cioè un mare brodoso e puzzolento che faceva fuggire i turisti. I romagnoli e i marchigiani, gente tosta, prima hanno pianto (è umano e doveroso piangere quando si rischia di perdere tutto), ma un minuto dopo si sono rimessi a lavorare a testa bassa, inventando un nuovo modo di fare turismo. Non potevano dire, all’inizio, «venite qui a fare dei bellissimi tuffi nel nostro bellissimo mare», perché non va bene prendere in giro il prossimo. «Venite da noi per mille altri motivi» si sono messi a gridare. Li hanno trovati mille altri motivi: i clienti sono tornati, il mare poco alla volta è diventato anche pulito.

Ora ci risiamo. La nuova mucillagine si chiama Coronavirus ed è un morbo mondiale, infernale. La Riviera estiva e godereccia è sinonimo di movida selvaggia, ma almeno per un po’ è vietata la movida selvaggia: allora, che si fa? O la solita movida o la morte? No, da quest’anno va cercata l’alternativa, la realtà ci impone di cambiare schema. Cambiamolo: non solo per resistere, ma anche per rilanciare. Per dimostrare di esistere. Ce la farete, ce la faremo.