Gli sceriffi della notte siamo tutti noi

Bologna, 1 giugno 2020 - Cominciamo dalla scena surreale di Avellino dove il sindaco Pd Gianluca Festa l’altra sera incitava una folla di scalmanati senza protezioni sulla strada della movida. Poi selfie, abbracci e demenzialità varie anti buonsenso. Il video ha fatto il giro del web. E’ lo specchio di tutto ciò che non si può e non si deve fare. Un esempio di rischio, diseducazione, disprezzo delle regole. Ecco la Fase - Movida, variante integrata e non ancora risolta della Fase 2.

In questo week end che si avvia verso il 2 Giugno il tema è caldo. La gestione dell’esuberanza giovanile nei locali è difficile da guidare attraverso i decreti. Con le imprese, le banche, i mutui, tutto sommato, la via d’uscita è più trasparente, anche se piena di buche come una strada di Roma. La movida a macchia di leopardo, fatte le dovute proporzioni, invece sfugge di mano, amplifica i rischi di contagio, stretta nell’esigenza di concedere ossigeno ai locali e libera uscita ai ragazzi. Il resoconto delle ultime notti oscilla fra le risse a bottigliate di Ancona, gli ubriachi di San Benedetto del Tronto, gli assembramenti in chiave politica degli antagonisti di Bologna, le tensioni sulla Riviera a Rimini e Riccione.

Le mascherine? Considerate roba vecchia, in molti casi. Il rapper J-Ax che parla alle tribù di adolescenti dice che gli sceriffi non servono. Invece servono, eccome. Gli sceriffi siamo noi, genitori, fratelli, sorelle, nonni perchè non vogliamo diventare vittime di contagi di rimbalzo. Le armi sono consigli e raccomandazioni. Sceriffi sono i gestori dei locali dotati di buonsenso che vigilano sugli eccessi. Meglio vendere una birra in meno e chiamare la polizia se c’è chi non rispetta regole. Tradotto si chiama collaborazione. E gli sceriffi, quelli veri con la divisa, tengono ora la linea giusta. Controlli tanti, multe a chi davvero esagera e non ha nemmeno la mascherina in tasca o rifiuta di indossarla. Più prevenzione che sanzioni. Conterà tutto ciò? E chi lo sa. Però non c’è altra strada. Intanto non perdete il video del sindaco di Avellino. Meglio di Cetto la Qualunque.