Fabrizio, Solito Dandy: "Lucio Dalla parla ai sognatori"

A X-Factor con ’Telefonami tra vent’anni’: "Parlava di futuro, ma viveva il presente"

Solito Dandy, nome d’arte di Fabrizio Longobardi, 30 anni

Solito Dandy, nome d’arte di Fabrizio Longobardi, 30 anni

Bologna, 4 marzo 2024 – Dal talent ai palchi come Sanremo si sente l’attualità di Lucio Dalla e, a 12 anni dalla scomparsa, il suo messaggio tocca le corde di giovani artisti. Come il Solito Dandy, nome d’arte di Fabrizio Longobardi, 30 anni. La sua cover di Telefonami tra vent’anni ha conquistato i giudici di X-Factor 2023 di cui è stato finalista. Torinese, "nel mio percorso – ammette (intervista completa sul nostro podcast di oggi) – è fondamentale la figura di Lucio".

Perché?

"Per come rendeva la musicalità del bel canto italiano sofisticata e accessibile allo stesso tempo. Dalla mi ha insegnato, anche solo ascoltandolo, a scrivere e capire determinate sensazioni. Lucio insegna a sublimare la normalità, e a normalizzare il lato sublime e divino della vita".

Un esempio nelle canzoni?

" Prendiamo Anna e Marco : sono due persone semplicissime, di periferia, ma che grazie alla forza dell’amore arrivano fino alla luna".

Perché a X-Factor ha portato ’Telefonami tra vent’anni’?

"É stata una presa di posizione con me stesso. Mi sono detto: o mi gioco la cover che mi rappresenta di più o non ha senso. Mi piace che in questa canzone Dalla cerca di risolvere un problema presente dicendo alla persona con cui non si trova più: ’telefonami tra vent’anni’. E inizia ad aprire lo spazio all’immaginazione. Però ci sono anche le incomprensioni e la frase: ’non ti preoccupare, di tempo per cambiare ce n’è’. Mi dà una leggerezza nel vivere incredibile. Ci diamo tanta importanza, ma poi siamo sempre pronti a rinnovarci e cambiare: è una canzone che dà una speranza. E bellissimo il finale: ’butta i numeri fra le stelle’. L’importante, alla fine, è il presente. Un tema che ritorna".

In quali altri brani?

" Siamo dei. E L’anno che verrà . Dalla ha sempre una proiezione verso il futuro, ma si rende conto di vivere il presente, l’importante è essere vivi qui e oggi".

Quando ha scoperto Lucio?

"Ai tempi del liceo, quando ho iniziato a esplorare il cantautorato italiano. Mia madre mi disse di ascoltare Futura : all’inizio non la capivo, ma mi aveva trasportato altrove e pian piano ho iniziato a comprare i dischi. Il primo è stato Lucio Dalla ".

Qual è l’eredità di Dalla nella musica di oggi?

"C’è un aspetto romantico che travolge tutti. Penso a Tu non mi basti mai , diventata un trend su Tiktok, con ragazzini che si baciano con questa canzone sotto: Lucio è ancora attuale oggi. E quel frammento virale può diventare un’ispirazione. L’eredità la vediamo nella possibilità di sognare che hanno ancora tanti ragazzi che cercano purezza".