Dal male può nascere il bene

di MASSIMO PANDOLFI- Ieri Reggio Emilia ha dato l'estremo saluto a Cecilia, la povera ragazza uccisa, e forse anche violentata, due settimane fa dal suo ex, Mirko, un uomo che nonostante i provvedimenti giudiziari presi nei suoi confronti non ne voleva sapere di lasciarla in pace. Un tormento. Ha continuato a perseguitarla, gli ingranacci della giustizia sono andati in tilt, Cecilia ora  non c'è più. E' una storia agghiacciante, ma per fortuna in questi quindici giorni abbiamo ancora una volta visto come dal male più atroce può nascere anche  del bene. La madre di Cecilia, in lacrime sulla bara della figlia, ha ringraziato tutti i reggiani che hanno costruito, col cuore, una straordinaria gara di solidarietà, fatta di collette in tanti locali pubblici cittadini. Perché c'è da aiutare una famiglia in difficoltà, c'è da crescere il bimbo di Cecilia, due anni a febbraio, dolcissimo cucciolo. Sì, dal male può nascere il bene. Tre anni fa a Corinaldo (Ancona) l'imbecillità umana (sotto forma di spray urticanti spruzzato in discoteca e magari di superficialità nei controlli e nelle concessioni) provocò la morte fuori dalla discoteca di sei persone. Una strage. Famiglie distrutte, genitori che perdono i figli, la vita capovolta. Eppure, anche qui si sta cercando in tutti i modi di portare del bene da un fatto che è un male, un male assoluto. Ci sono in programma tante iniziative, condite forse anche da un po' di retorica: chi è straziato ancora dal dolore chiede soprattutto la giustizia vera dai tribunali, non chiacchiere. Però diventa interessante, osiamo dire bella, la campagna martellante lanciata nelle Marche per il divertimento sicuro. Ci sono anche dei  ragazzi che hanno scritto la tesi di laurea su Corinaldo; ragazzi che si interrogano, piangono, suggeriscono. E' la nostra salvezza, diciamocelo: se dal male non potesse nascere anche del bene, sarebbe tutto inutile, la vita non avrebbe più senso. Invece un senso ce l'ha, insieme a suoi tanti misteri.