Riscaldamenti: dieci regole per risparmiare

di Alessandro Caporaletti-Via (o quasi) alla stagione dei riscaldamenti in oltre la metà degli ottomila Comuni italiani. Sembra un paradosso con i cieli primaverili degli ultimi giorni, eppure da oggi si potrebbero accendere i termosifoni, ma con riserva. Il decreto «Taglia consumi» lasciato in eredità dal ministro Cingolani, infatti, oltre a ridurre giorni e ore di accensione, impone anche di abbassare di un grado la temperatura domestica, da 20 a 19. Per il momento diciamo che le disposizioni da stagione del rigore varate dal governo Draghi sono lì, a futura memoria. Gran parte dei sindaci dell’Emilia-Romagna, infatti, ha rimandato l’appuntamento col termostato al 2 novembre, mentre nelle Marche, che per metà gravitano in una fascia climatica meno fredda, il via libera ai caloriferi arriverà ancora più tardi, l’8 del prossimo mese. Fin qui le disposizioni (obbligatorie) del governo, poi ci sono i consigli utili. L’Enea, ad esempio, ha preparato un vademecum di dieci regole pratiche per scaldare al meglio le abitazioni, risparmiare in bolletta e salvaguardare l’ambiente, abbattendo le emissioni di Co2.  Regola numero uno: eseguire una corretta manutenzione degli impianti, che consumano e inquinano meno quando sono regolati correttamente. Bis: occhio al termostato, bastano 19 gradi per avere il confort necessario in casa. Importante poi installare le valvole termostatiche (obbligatorie nei condomini), che permettono di risparmiare fino al 20%. E ancora: attenzione alle ore di accensione dei riscaldamenti, e poi pannelli riflettenti tra muro e termosifone aiutano a ridurre la dispersione di calore, come la schermatura delle finestre (persiane, tapparelle) durante la notte. Ma bisogna anche evitare di lasciare ostacoli davanti ai termosifoni e di tenere le finestre aperte troppo a lungo. Ultimo consiglio: fare un check-up complessivo della casa, sempre affidandosi a un tecnico, per valutare l’efficienza dell’impianto energetico e lo stato dell’isolamento termico.