Elezioni Marche, sondaggio. Acquaroli vince contro Longhi, testa a testa con Ceriscioli

Un sondaggio commissionato da un circolo Pd conferma che il centrodestra stravince. Ma l’attuale governatore ha più chances dell’ex rettore

Elezioni Regionali Marche 2020

Elezioni Regionali Marche 2020

Ancona, 26 febbraio 2020 - Il governatore Luca Ceriscioli esce vincente nella sfida alla candidatura alle elezioni regionali di primavera rispetto al nome civico dell’ex rettore della Politecnica delle Marche Sauro Longhi. Un risultato che arriva dal sondaggio realizzato per il circolo di Villa Fastiggi di Pesaro dalla società Momentum. Hanno risposto alle domande 810 marchigiani che sono stati intervistati nel periodo tra il 19 e il 24 febbraio 2020 (modalità mista Cati e Cami) e il margine di errore è dello 3,4%. Oltre al confronto prettamente elettorale, il sondaggio ha esaminato quello che i marchigiani pensano della situazione regionale. Ne esce un quadro che cozza con la realtà e mette in evidenza il problema principe del governo Ceriscioli: la mancanza di comunicazione ai cittadini.  

E così la figura del governatore Ceriscioli risulta molto più polarizzante che l’amministrazione generale della regione: mentre infatti alla domanda se le Marche siano amministrate bene o male solo metà dei cittadini esprime un’opinione netta (dividendosi tra le due opzioni), nella domanda sul gradimento del presidente la quota di risposte positive o negative sale quasi all’80% (anche in questo caso con una divisione tendenzialmente paritaria, con una maggioranza di opinioni positive). Per quanto riguarda le intenzioni di voto, si registrano un vantaggio contenuto del centrodestra e un elevato numero di indecisi. Il vantaggio del centrodestra si manifesta più chiaramente nelle intenzioni di voto alle liste, secondo cui oggi la Lega sarebbe ampiamente il primo partito nelle Marche sia alle elezioni regionali che a eventuali elezioni politiche. Il Pd si troverebbe al secondo posto, con M5s e Fratelli d’Italia a contendersi il terzo rispecchiando le dinamica dei sondaggi nazionali; all’interno delle due coalizioni principali, sia Italia Viva che Forza Italia sembrano invece in difficoltà.  

Nel passaggio dalle elezioni politiche a quelle regionali, il centrosinistra recupera alcuni punti sul centrodestra: per quanto queste variazioni siano comprese all’interno del margine di errore, il recupero locale del centrosinistra sarebbe in linea con quanto accaduto in situazioni analoghe come le recenti elezioni regionali in EmiliaRomagna. E poi il confronto tra candidati. Nella sfida tra Ceriscioli e il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli (ancora non ufficializzato ma in pole) il secondo si afferma con un 51,8% rispetto al 48,2% dell’esponente Pd. Nel secondo caso Acquaroli conquista 20 punti in più rispetto a Longhi fermo al 40,7%. Evidente quindi che rispetto alla sommatoria dei vari partiti del centrosinistra Ceriscioli riesce a portare a casa un quota di consensi personali.  

La nota dolente per Ceriscioli arriva da quello che i marchigiani percepiscono dell’attività del governo regionale. Se infatti più di tre quarti dei cittadini ritengono che nelle Marche si viva bene (e appena un 5% convinto che si viva male), allo stesso tempo la maggioranza è convinta che negli ultimi anni siano diminuiti sia il Pil regionale (in realtà è cresciuto del 3,05%) che, soprattutto, l’occupazione. Per entrambi questi indicatori, la quota di chi ha percepito un miglioramento è infatti inferiore al 20%, mentre opinioni più incerte si registrano per quanto riguarda la variazione dei posti letto per anziani non-autosufficienti e disabili. Ma anche in questo caso i numeri dicono che ci sono 1.794 posti in più. Interrogati sui temi di cui dovrà occuparsi la prossima amministrazione regionale, un terzo dei marchigiani indichi come priorità l’economia e la creazione di posti di lavoro. A seguire emergono la sanità e la ricostruzione post-terremoto, mentre la sicurezza e l‘ordine pubblico sono indicati da appena il 5% dei cittadini.