Elezioni comunali 2020 Macerata, una poltrona per cinque. La carica dei 500 candidati

Ventuno liste e un esercito di aspiranti consiglieri: tornano in corsa anche gli ex Blarasin e Castiglioni. Sfida in famiglia al Bar Cavour

Elezioni comunali

Elezioni comunali

Macerata, 22 agosto 2020 - Cinque candidati ai blocchi di partenza per la successione a Romano Carancini, 21 liste in appoggio e 552 persone in corsa per un posto in Consiglio comunale. Anche per la tornata elettorale del 20 e del 21 settembre, i maceratesi avranno un bel ventaglio di proposte tra le quali scegliere, che però si decisamente ridotto rispetto a cinque anni fa, quando i candidati a sindaco erano addirittura arrivati a nove e gli aspiranti consiglieri superarono quota seicento.

Leggi anche Le squadre di Cherubini, Cicarè e Micarelli - Il centrosinistra schiera otto liste per Ricotta - Ecco Parcaroli, il centrodestra si fa in sette

Stavolta la differenza l’ha fatta il centrodestra, che si è presentato compatto attorno all’imprenditore Sandro Parcaroli, fondatore della Med Store, vero volto nuovo della politica delle ultime settimane, visto che la sua candidatura è stata ufficializzata dalla Lega meno di due mesi fa. Al suo fianco sette liste, di cui cinque fanno riferimento ai partiti: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Nuovo Cdu e Udc, tornato nell’alveo di centrodestra, dopo avere sostenuto negli ultimi cinque anni l’amministrazione uscente di centrosinistra, mentre le altre due sono formazioni civiche, una che fa direttamente riferimento al sindaco (la tradizionale lista del sindaco) e l’altra al Popolo della famiglia.

LEGGI ANCHE Elezioni, anche Gabriele Micarelli si candida a sindaco

Proprio il partito di Mario Adinolfi aveva inizialmente deciso di presentarsi da solo, con la candidatura dell’imprenditrice Lauretta Gianfelici, che però solo pochi giorni fa ha deciso di fare un passo indietro e dopo alcune riflessioni sulla possibilità di candidarsi comunque nella lista civica a sostegno di Parcaroli, all’ultimo ha deciso di rinunciare e di non presentarsi per niente. Completamente inversa al centrodestra l’impostazione del centrosinistra, guidato dall’assessore uscente Narciso Ricotta (vincitore delle primarie di coalizione di febbraio).

Qui, di otto liste in campo, soltanto due fanno riferimento ai partiti: Pd e la nuova formazione di Italia Viva, mentre le altre sono tutte liste civiche: Macerata Bene Comune, La città di tutti, La nostra città, Macerata Rinnova, Macerata Insieme e i Moderati per Ricotta. Tre le liste che sostengono Roberto Cherubini, oltre al suo Movimento Cinque Stelle, anche le civiche MaceratAmica e Macerata per l’ambiente, mentre il più giovane tra i candidati sindaci, Alberto Cicarè, sarà sostenuto da Strada Comune e Potere al Popolo. Chiude lo schieramento la new entry, Gabriele Micarelli, volto della lista dei commercianti «Macerata lavora».

Andando a scorrere le liste, soltanto due sono riuscite a completare la rosa dei 32 nomi, la Lega da una parte (qui troviamo il consigliere uscente Francesco Luciani, l’ex assessore provinciale Andrea Blarasin e l’ex consigliere Claudio Carbonari) e il Pd dall’altra, che ha schierato anche il segretario comunale Stefano Di Pietro e gli assessori uscenti Alferio Canesin e Mario Iesari. Sfida casalinga per i fratelli Orazi, che gestiscono insieme il Bar Cavour e si troveranno su due fronti opposti, Laura con la Lega da una parte e Ulderico con Italia Viva dall’altra. Torna in politica, dopo cinque anni di pausa, l’ex consigliere Pierfrancesco Castiglioni, che è andato a rafforzare le fila di Fratelli d’Italia, insieme a Francesca D’Alessandro, che cinque anni fa si presentò con la civica «Macerata è nel cuore» a sostegno dell’allora candidato sindaco Maurizio Mosca, oggi invece completamene fuori dai giochi.