Mentana duro su Acquaroli: "Candidato impresentabile". E lui replica

Il direttore del Tg La7 critica la sua presenza alla cena di Acquasanta col menù "fascista". Il candidato del centrodestra nelle Marche: "Ho subito preso le distanze"

Enrico Mentana (Archivio)

Enrico Mentana (Archivio)

Ancona, 15 luglio 2020 - "Il candidato unico del centrodestra per la presidenza della Regione Marche è semplicemente impresentabile". È il duro post pubblicato sulla sua pagina Facebook dal direttore del Tg La7, Enrico Mentana, che ha condiviso un articolo dello scorso ottobre sulla cena organizzata il 28 ottobre ad Acquasanta Terme (Ascoli Piceno) nel giorno dell'anniversario della marcia su Roma. Alla cena parteciparono tra gli altri il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, e il deputato di Fdi Francesco Acquaroli (candidato alla presidenza della Regione Marche), i quali allora presero le distanze in particolare dalla grafica del menù realizzato per la cena che presentava chiari riferimenti al fascismo e da eventuali richiami nostalgici dell'iniziativa.

"Uno dei principali invitati a quella cena è ora il candidato unico del centrodestra per la presidenza della Regione Marche - scrive Mentana -. Non è accettabile. Proprio sulle montagne sopra Ascoli nella fase finale della Seconda Guerra mondiale rimase nascosta per oltre un anno in un fienile insieme ai genitori e alla sorellina una ragazzina che aveva la colpa di essere ebrea, destinata quindi nelle intenzioni dei nazisti e dei loro vassalli fascisti al campo di sterminio. Dieci anni dopo quella donna mi mise al mondo. Non sarei degno del suo amore se oggi non dicessi che quel candidato è semplicemente impresentabile". Il post del giornalista, che in un paio d'ore ha ottenuto oltre 8mila like e quasi 900 condivisioni, è stato condiviso anche dal profilo del Pd Marche.

Il candidato del centrodestra a governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli ha risposto a stretto giro. È lo stesso Mentana a renderlo noto, pubblicando, sempre su Fb, la replica del parlamentare di Fratelli d'Italia. Acquaroli spiega di essere arrivato prima della cena, di avere parlato velocemente di sisma e ricostruzione e di essere andato via.

“Mentre la fatidica cena era in corso - aggiunge - io mi trovavo a oltre un'ora e mezza di distanza” ad un altro incontro. “Non essendomi mai seduto, non ho visto il ridicolo menu (decorato con fasci e aquile, ndr) che qualche residuato fuori dal tempo aveva deciso di mettere sul tavolo, ma una volta appresa la notizia - sottolinea – ho immediatamente preso le distanze. Gli argomenti da me trattati ad Acquasanta, in ogni occasione sia stato presente sul territorio, sono legati alla ricostruzione post sisma e ai numerosi interventi parlamentari in sostegno della mia regione. Sfido chiunque - insiste - a trovare un solo mio atto istituzionale in 21 anni di attività politica da consigliere comunale, regionale, sindaco e parlamentare in qualsiasi modo accostabile a fascismo o razzismo. Chiunque oggi provasse a diffondere idee antisemite o contrarie al libero confronto democratico mi avrebbe come feroce avversario”.

“Sono nato nel 1974 e non ho alcuna nostalgia del passato - ribadisce Acquaroli - . Milito in un partito che ha votato senza difficoltà la mozione di condanna di ogni regime totalitario, mozione sulla quale la sinistra italiana ha invece espresso molti distinguo e imbarazzi”. Il candidato del centrodestra ora spera che “la campagna elettorale della Regione Marche torni ad essere incentrata su temi e programmi per rilanciarla”. In chiusura il deputato di Fdi sottolinea “l'onestà intellettuale” di Mentana: “Sono certo saprà evitare il tentativo di strumentalizzarla da parte di chi vorrebbe incentrare la campagna elettorale su falsità diffamatorie”.