Aggressioni ai sanitari in Emilia Romagna: in arrivo un sistema di segnalazione informatizzato

L’assessore Donini spiega che gli attacchi fisici sono stabili, mentre sono in aumento quelli verbali, soprattutto nei pronto soccorso

Crescono le aggressioni al personale sanitario, specie al pronto soccorso. Una corsia d'ospedale, foto generica

Crescono le aggressioni al personale sanitario, specie al pronto soccorso. Una corsia d'ospedale, foto generica

Bologna, 16 gennaio 2024 - C’è il caso dell’infermiera aggredita a Ferrara, quello del paziente al Maggiore di Bologna che, dopo aver rifiutato di fare il tampone, ha scagliato un pc contro un infermiere. Un mese prima, a Brescello un paziente, stanco per l’attesa, ha aggredito un’infermiera.

Sono solo tre casi: quella delle aggressioni agli operatori sanitari in Emilia Romagna è un’emergenza che sembra non avere fine. E se le aggressioni fisiche sono "stabili", risultano invece "in aumento" quelle verbali, soprattutto a danno di chi lavora nei Pronto soccorso. A fornire i dati più recenti sul tema delle violenze in ospedale è l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, rispondendo oggi in Assemblea legislativa a un'interrogazione della consigliera della lista Bonaccini, Stefania Bondavalli.

I sistemi di videosorveglianza

"Gli infortuni registrati derivanti da aggressioni fisiche rappresentano l'1,8% di quelli totali registrati - spiega Donini - mentre sono in aumento le aggressioni verbali, soprattutto per gli operatori delle strutture di emergenza-urgenza. Sono in corso di svolgimento i contatti con le singole Prefetture per la redazione di protocolli d'intervento e sorveglianza con le Forze dell'ordine, mentre sono stati già posti in essere sistemi di videosorveglianza e metodiche operative per evitare di far operare in solitudine gli operatori sanitari".

La segnalazione informatica

In più, aggiunge l'assessore, "oltre ai canali di segnalazione tradizionali, è in via di adozione un sistema di segnalazione informatizzato per rendere sempre più immediate le segnalazioni di aggressioni verbali o fisiche".

Bondavalli dal canto suo, che ricorda come questi episodi non siano "purtroppo fenomeni isolati", si dice soddisfatta in particolare per l'adozione di un sistema informatizzato, perché "costituirà un indubbio passo avanti nel monitoraggio della situazione". La consigliera ci tiene comunque a sollecitare "lo stanziamento dei fondi necessari da parte del Governo per mettere in atto tutte le azioni necessarie a tutelare la sicurezza e il lavoro del personale sanitario".