Alluvione, Figliuolo: “Richiesta danni su Sfinge per 1.900 persone: ecco quando arriveranno i primi ristori”

Il Commissario straordinario alla ricostruzione alla cerimonia dell’Accademia nazionale di agricoltura: “Presto la nuova ordinanza per ampliare i margini dei danni”

Bologna, 15 aprile 2024  – "I primi ristori arriveranno entro aprile. La settimana prossima sarò ancora più preciso, ma intanto posso confermarlo. In questo momento abbiamo 1.900 accessi, di persone che sono entrate e hanno messo documenti" nella piattaforma regionale Sfinge. Di queste pratiche, “550 sono state assunte a protocollo dai Comuni e sono in valutazione. La metà di queste 550 sta arrivando sulla mia scrivania”.

Il Commissario straordinario per l'alluvione Francesco Paolo Figliuolo e il presidente dell'Accademia nazionale di Agricoltura Giorgio Cantelli Forti
Il Commissario straordinario per l'alluvione Francesco Paolo Figliuolo e il presidente dell'Accademia nazionale di Agricoltura Giorgio Cantelli Forti

 Così il generale Francesco Paolo Figliuolo, Comandante operativo di vertice interforze e Commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione, sullo stato della ricostruzione e durante la cerimonia di inaugurazione del 217° anno accademico dell’Accademia nazionale di agricoltura all’interno della biblioteca dell’Archiginnasio.

“In epoca di cambiamento climatico, attraverso uno strumento di racconto dei programmi infrastrutturali, verranno definiti e programmati i piani e le nuove realizzazioni entro la fine di giugno 2024, per un rinnovamento delle zone alluvionate e una difesa idrogeologica da perseguire. Provvedimento grazie al quale abbiamo ripensato alle risposte da dare ai cittadini e al territorio”.

Il generale garantisce che questa norma, a integrazione di ordinanze già presentate in sinergia con il territorio, conferma le risorse in arrivo e i primi ristori entro la fine di aprile, oltre ad aumentare la possibilità di fare domanda sulla piattaforma Sfinge.

Sui soldi per i ristori ai cittadini, rimarca il generale, "ci sono 630 milioni di euro a disposizione più 700 milioni legati al credito d'imposta, con il decreto che vedrà la luce nei prossimi giorni. Ci sono ulteriori risorse in afflusso, legate ai crediti d'imposta agevolati concessi alle aziende energivore l'anno scorso. Esistono risparmi abbastanza consistenti, in questo caso, che affluiranno nel conto corrente di contabilità speciale del commissario. Ci sarà un passaggio in commissione Finanze la settimana prossima: tra questi fondi, 66 milioni andranno alla Toscana per la recente alluvione del novembre scorso", aggiunge Figliuolo.

C'è anche una nuova ordinanza con maggiori tipizzazioni di danni risarcibili, con riferimento all'alluvione 2023 in Emilia-Romagna in particolare. "È un'integrazione delle ordinanze già fatte sviluppata insieme al territorio e ascoltando indicazioni dei comitati, con grande sinergia insieme con Regione, Province e Comuni. L'ordinanza è stata già firmata da me e inviata in Corte dei conti. Nel giro di sette-10 giorni, al massimo, sarà operativa e darà ulteriore incremento alle possibilità di fare domanda" sui danni.  Spiega Figliuolo: "Abbiamo limato e messo a punto, sulla base delle domande frequenti che ci arrivavano, un corpo unico. In modo che i periti, ma anche i singoli utenti, andando sul sito possano avere tutti gli strumenti utili, senza parcellizzare o cercare risposte nelle Faq".

Il Commissario straordinario anche durante l’emergenza Covid, dopo essere stato insignito del titolo di Accademico onorario dall’Accademia nazionale di agricoltura, ha firmato l’accordo con l’Accademia per una collaborazione istituzionale tecnico-scientifica per attività volte alla verifica dell’efficacia dei piani speciali per la ricostruzione.

“Durante l’emergenza molti terreni agricoli e forestali sono stati abbandonati. In questo senso, la presenza agricola ha una valenza ambientale più importante di quella economica e anche nella gestione dei terreni e nell’ottimizzazione dell’ambiente e della sostenibilità”, afferma. Questo perché l’Emilia-Romagna è la zona, racconta Figliuolo, “in cui la maggior parte della popolazione vive in zone a rischio alluvione e terremoti, e ha un assetto strutturale che rende difficile la previsione e la valutazione del rischio in quanto l’intervallo tra l’inizio delle precipitazioni e il tempo di coltivazione è breve. Questo ha effetti devastanti e incontrollabili, come accaduto nel maggio 2023”.

Nell'evento di maggio 2023, ricorda Figliuolo, "sono caduti quattro miliardi di metri cubi di acqua in pochi giorni, a fronte di 1,4 miliardi di metri cubi usati in un anno in Emilia-Romagna per usi civili, industriali e agricoli". Chiosa il generale commissario: "A fine giugno faremo la stesura definitiva del piano, tenendo conto che i documenti alla sua base possono essere integrati".

Cambiamento climatico che non colpisce il presidente dell’Accademia nazionale di agricoltura, Giorgio Cantelli Forti. “Io sarei per non drammatizzare la situazione. Certamente dobbiamo stimolare, educare, migliorare e conservare l’ambiente, oltre ad avere un comportamento più virtuoso, però, se andiamo a vedere i vecchi testi del passato, notiamo che anche negli scorsi secoli ci sono stati numerosi fenomeni di siccità e anche momenti più difficili di questo”. Dunque, “sono ricorsi storici dettati da una visione limitata delle cose, in quanto la vita dell’uomo è breve, e in tempi brevi non si risolve il problema”.