Dengue in Emilia-Romagna: casi e prevenzione

I sintomi a cui prestare attenzione quando si torna da un viaggio all’estero: quali sono le mete a rischio e cosa fare. Il piano regionale di contrasto alla proliferazione delle zanzare

Bologna, 26 marzo 2024 – Una vacanza in Brasile, Thailandia o in un’altra meta esotica può riservare brutte sorprese al rientro a casa. Tra le patologie che si possono contrarre, ci sono Dengue, Chikungunya e Zika, tutte veicolate dalla zanzara tigre.

Come avviene ogni anno dal 2008 a questa parte, la Regione Emilia-Romagna ha studiato e finanziato il piano regionale di sorveglianza e controllo delle zanzare, sulla scorta del piano nazionale per il contrasto dell’arbovirosi. Messo a punto dal gruppo tecnico regionale, insieme ai referenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie, dei Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl e dei Comuni, il piano stanzia 1 milione 120mila euro per il 2024.

Dengue, numerosi casi in Brasile. Anche l'Emilia Romagna mette in campo il piano per combattere la proliferazione delle zanzare che veicolano la malattia
Dengue, numerosi casi in Brasile. Anche l'Emilia Romagna mette in campo il piano per combattere la proliferazione delle zanzare che veicolano la malattia

Il focus di quest’anno è in particolare sulla Dengue, di cui c’è stata una recrudescenza dei casi soprattutto nel Sud Est Asiatico e nei Paesi del Sud America, Brasile in primis. E di conseguenza i casi sono aumentati anche in Europa.

Ma non va dimenticata la West Nile, un’altra malattia trasmessa dalle zanzare, che si presenta ogni anno nel nostro territorio. Il piano prevede di contrastarne la diffusione attraverso un approccio che punta sia sulla sorveglianza dei casi sia sulla ricerca del virus in zanzare e uccelli.

Cosa fare se si avvertono i sintomi

“Anche le Ausl aumentano la soglia di attenzione da maggio ad ottobre, periodo in cui sono più attive le zanzare tigre o Aedes albopictus, possibile vettore della Dengue se pungono una persona che è stata infettata in precedenza durante un viaggio”, spiega Davide Resi, dirigente medico della Ausl di Bologna, specializzato in Profilassi delle malattie infettive.

Se rientrando in Italia si avvertono i sintomi compatibili con la Dengue – come febbre, forte mal di testa, dolori articolari e malessere - il consiglio è di recarsi al più presto da un medico e verificare se si è contratta questa patologia.

A quel punto, in caso di responso positivo, la Ausl fa “un’indagine epidemiologica per verificare i movimenti del paziente nel periodo di contagiosità. Una volta individuati i luoghi che ha frequentato, viene fatta una disinfestazione nel raggio di 100 metri dai luoghi in cui è stato”, aggiunge Resi.

Approfondisci:

La profezia di Ilaria Capua: “Ci sarà un’altra pandemia”

La profezia di Ilaria Capua: “Ci sarà un’altra pandemia”

I casi di Dengue a Bologna e in Emilia-Romagna

Questo tipo di misura è scattata 10 volte nel 2023 a Bologna su un totale di 17 pazienti affetti da Dengue nel capoluogo emiliano, mentre a livello regionale i casi diagnosticati sono stati 44, di questi 7 tra gennaio e marzo dello scorso anno.

Nei primi tre mesi del 2024 in Emilia-Romagna i casi confermati, invece, sono 10, sostanzialmente in linea con l’anno precedente.

La campagna d’informazione anche nelle scuole

La prevenzione è accompagnata anche quest’anno da una campagna di informazione rivolta alla popolazione per fornire ai cittadini tutte le indicazioni da mettere in atto per contribuire a ridurre il livello dell’infestazione da zanzare e i consigli per proteggersi dalle punture e precauzioni da adottare se si viaggia in Paesi a rischio.

Nelle attività di promozione dei comportamenti corretti sono coinvolti anche gli istituti scolastici primari e secondari dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con la Rete dei Centri di Educazione alla Sostenibilità, con il progetto “Contrasto alla diffusione della zanzara tigre”.

Lotta alle zanzare

“Anche quest’anno - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - la Regione Emilia-Romagna è pronta per prevenire e contrastare la proliferazione delle zanzare. Questo è possibile grazie all’impegno dei Comuni, che provvederanno agli interventi di disinfestazione, e a quello dei cittadini, ai quali chiediamo di adottare pochi ma utili accorgimenti. E nel Piano 2024 abbiamo deciso, ancor prima delle indicazioni ministeriali, di mettere in campo una serie di azioni mirate per prevenire l’eventuale diffusione del virus Dengue, che ad oggi non desta preoccupazione per il nostro territorio”.