Post alluvione, il bilancio: 130 cantieri sui fiumi conclusi. Bonaccini: “Mancano i rimborsi”

Su 402 interventi da Reggio Emilia a Rimini, un terzo è stato portato a termine. Il governatore: “Chiederemo a Figliuolo di mettere in campo altri cantieri, ma ci sono ancora criticità in corso”

Bologna, 8 aprile 2024 – Sono 402 i cantieri sui corsi d'acqua in Emilia-Romagna per un totale di 343 milioni di euro. A 11 mesi dall'alluvione di maggio, il bilancio della Regione Emilia-Romagna è di un terzo già conclusi, pari a 130, 158 quelli in corso e 114 in progettazione. Si parla di un territorio che va da Reggio Emilia a Rimini con la maggior parte degli interventi sui fiumi Santerno e Idice nei territori di Ravenna e Bologna. Nel dettaglio, parliamo di 84 interventi per 91 milioni a Ravenna, 56 per 96 milioni a Bologna, 53 per 66 milioni per Forlì-Cesena, considerando le zone dove la ripartenza ha bisogno del numero maggiore di lavori. La vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, sottolinea come proprio il cantiere dell'Idice sia il più complesso perché non è solo esondato, ma è proprio uscito dal letto del fiume.

A quasi un anno dall'alluvione in Emilia Romagna, i dati sui lavori portati a termine
A quasi un anno dall'alluvione in Emilia Romagna, i dati sui lavori portati a termine

In generale "per noi non finisce qui e chiederemo al commissario Francesco Figliuolo di mettere in campo altri cantieri" per il futuro. Il governatore Stefano Bonaccini, dalla sua, ribadisce le criticità ancora in corso in merito al post alluvione, chiamando in causa il governo Meloni.

"Manca personale tecnico nei piccoli Comuni. Delle 216 risorse promesse, che rispetto alla struttura che avevo con il terremoto (oltre 1.200 uomini) sono comunque pochissime, ne sono arrivate appena 50", dice il presidente emiliano-romagnolo. L'altro tema dolente sono i rimborsi per famiglie e imprese che "non sono ancora arrivati e questo è un grave problema per l'agricoltura che ci metterà anni per risollevarsi". Infine, Bonaccini punta il dito su un'altra "clamorosa mancanza: i beni mobili dopo 11 mesi non sono ancora tra i beni finanziabili. E parliamo di mobili, elettrodomestici ecc".

Questo il punto fatto oggi in Regione a poche settimane dal primo anniversario dai drammatici fatti del maggio 2023. Undici i mesi di lavoro non stop per la messa in sicurezza del territorio. “Manca poco, ormai, al primo anniversario dell’alluvione – sottolinea anche il presidente Bonaccini –. Se il primo pensiero va alle vittime, l’unico aspetto irreparabile di questa tragedia, i numeri che presentiamo dimostrano che il lavoro delle strutture regionali non si è mai fermato”.

Gli interventi sui fiumi Santerno, Senio, Lamone e Montone

Comunica la Regione che sul Santerno si è intervenuti su diversi tratti e in diversi momenti, a partire dalle maggiori criticità, con il ripristino dei rilevati arginali, nella zona tra Sant’Agata e a valle di Ca’ di Lugo, per poi spostarsi nei tratti più a monte. Nel complesso, lungo l’asta fluviale sono conclusi o in corso 18 interventi per 29,7 milioni di euro; a questi se ne aggiungono altri cinque in fase di avvio/progettazione, che portano il totale a 34,2 milioni di euro.

Dopo gli eventi di maggio sul Senio sono stati fatti diversi interventi di somma urgenza, soprattutto nella parte pedecollinare (a monte di Castel Bolognese), e riprese le lesioni sui corpi arginali nelle aree a valle (zona di Cotignola). Nel complesso, lungo l’asta sono conclusi o in corso 11 interventi per quasi 7 milioni di euro, a cui se ne aggiungono altri sei in fase di avvio/progettazione, che portano il totale a 14,9 milioni di euro.

Da monte, e dunque da Brisighella, fino alla foce: il Lamone ha subito grossi danni lungo tutto il corso, in particolare a Faenza e Bagnacavallo. I cantieri hanno permesso la ricostruzione di argini e golene. Nel complesso, lungo l’asta sono conclusi o in corso 18 interventi per oltre 23,5 milioni di euro, a cui se ne aggiungono altri nove in fase di avvio/progettazione, che portano il totale a 27,2 milioni di euro.

Sul Montone gli interventi si sono susseguiti su tutto l’alveo, da monte a valle, e cioè dal crinale appenninico ai tratti arginati di pianura; va segnalato un intervento di somma urgenza a San Benedetto in Alpe, dove un’ampia frana ha occluso l’alveo del corso d’acqua. Nel complesso, sul Montone sono conclusi o in corso 13 interventi per oltre 8 milioni di euro. A questi se ne aggiungono altri nove in fase di avvio/progettazione, che portano il totale a più di 18 milioni di euro.

Inoltre, la Regione sul sito dedicato all’alluvione ha pubblicato dei video che raccontano i lavori su questi fiumi. Qui invece c’è la mappa online aggiornata con tutti i lavori in corso.