Sanità, dall’Emilia Romagna altri 12,5 milioni per tagliare le liste d’attesa e per le case della salute

Bonaccini e Donini: “In mancanza di risorse statali ci facciamo carico di investimenti per migliorare l’offerta sanitaria e assistenziale per le nostre comunità”. Tra gli obiettivi dotare i Cau di defibrillatori e altre apparecchiature più tecnologiche. In tutto sono stati stanziati 9,2 milioni dalla Regione e 3,3 milioni delle Aziende sanitarie

Bologna, 1 dicembre 2023 – Tagliare le liste d’attesa in ambito chirurgico. Per questo la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 12,5 milioni di euro che serviranno anche per migliorare la prossimità delle cure, completare la dotazione tecnologica dei Cau – Centri di Assistenza e Urgenza, acquistare defibrillatori.

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Le risorse, messe a disposizione dalla giunta Bonaccini, serviranno per una serie di interventi per riqualificare i blocchi operatori, acquistare sistemi robotizzati, aumentare le prestazioni chirurgiche riducendo le liste d’attesa. Ma anche per realizzare Case della Salute e dotare i Cau di defibrillatori e altre apparecchiature. In tutto sono stati stanziati 9,2 milioni dalla Regione e 3,3 milioni delle Aziende sanitarie.

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Nel dettaglio, oltre 7,5 milioni sono stanziati per gli interventi che contribuiscono alla riduzione delle liste attesa in ambito chirurgico, quasi 3 milioni per migliorare la prossimità delle cure. Non solo. Per l’acquisto di defibrillatori sono stati investiti 1,5 milioni e 450mila euro per la dotazione tecnologica dei Cau.

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“I fabbisogni sanitari cambiano e occorre intervenire per migliorare l’offerta di cura e assistenza per le nostre comunità, tenendo anche conto della sostenibilità economico-finanziaria del Servizio sanitario regionale”, dicono il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. “In mancanza di risorse statali – aggiungono - ancora una volta è la Regione a intervenire, grazie anche a risorse proprie provenienti da ripiano dello sfondamento del tetto di spesa farmaceutica ospedaliera”. “Da tempo ormai le risorse destinate alla sanità pubblica sono inadeguate e sono le Regioni a farsi carico di investimenti che mantengano alti i livelli dei servizi erogati. Non ci tiriamo indietro, ma serve un cambio di passo”, proseguono Bonaccini e Donini. “Parte delle risorse che la Regione ha stanziato sono destinate ai Centri di Assistenza e Urgenza, che stanno aprendo in queste settimane in tutto il territorio – concludono - : è un modello innovativo di sanità su cui investiamo convintamente anche dal punto di vista della strumentazione”.