REDAZIONE FANO

Barricate su Monteschiantello: "Ampliamento né ora né mai"

San Costanzo, sulla discarica il comitato AmbienteVivo accusa il sindaco fanese Serfilippi: "Dice che i costi triplicheranno perché non sapremo dove smaltire l’immondizia. Ma le soluzioni sono altre".

La discarica di Monteschiantello Nel riquadro Stefano Sanchioni del comitato AmbienteVivo

La discarica di Monteschiantello Nel riquadro Stefano Sanchioni del comitato AmbienteVivo

di Sandro Franceschetti

Il comitato ‘AmbienteVivo’ di San Costanzo, che da oltre 3 anni lotta per scongiurare l’estensione volumetrica della discarica di Monteschiantello (nel territorio di Fano, ma ad appena 800 metri dal confine sancostanzese) "esprime forte perplessità e contrarietà, a seguito delle parole pronunciate dal sindaco Serfilippi alla trasmissione tv ‘Primo cittadino’". Parole di questo tenore: "Non è all’ordine del giorno, attualmente, nessun ampliamento, perché bisognerà che i sindaci, in sede di assemblea Ato decidano il futuro dei rifiuti della nostra comunità. E’ un tema scottante, ma importante, perché quando i cittadini si vedranno triplicate le bollette verranno loro a chiedere di effettuare o nuove discariche o ampliamenti". Lo stesso Serfilippi ha aggiunto: "Al momento non c’è nulla, ma è chiaro che c’è un’esigenza e tra qualche anno non sapremo più dove smaltire i nostri rifiuti", concludendo "che dovranno essere valutate misure compensative per San Costanzo, Tombaccia e Caminate se la discarica verrà ampliata".

Quello che non è andato giù al comitato è, innanzitutto, quel "al momento non c’è nulla". Il presidente di ‘AmibenteVivo’ Stefano Sanchioni e i suoi collaboratori evidenziano: "Il sindaco di Fano sa bene che è in fase di approvazione il nuovo Piano di Gestione Regionale dei Rifiuti che ribadisce in svariati passaggi che l’ampliamento delle discariche esistenti (con particolare riferimento a quelle della provincia di Pesaro e Urbino) è una delle azioni prioritarie e urgenti da mettere in atto mentre si progetta e si realizza l’inceneritore, previsto per il 2030. E bisogna dire anche che la Regione chiede al nostro territorio di accogliere i rifiuti di tutte le aree che una discarica non ce l’hanno per niente, adducendo una motivazione molto semplice: è più facile allargare la nostra che farne una dove serve".

Altro tema è quello dei rifiuti non domestici: "Accade – riprende il comitato - che le nostre discariche vengono ancora riempite coi rifiuti speciali, ed è per questo che si stanno esaurendo in fretta e devono essere allargate. Se si smettesse di usarle a scopo di profitto, a beneficio delle società di gestione e quindi anche dello stesso Comune di Fano, e si usassero solo come servizio alla cittadinanza, non ci sarebbe bisogno di alcun allargamento e arriveremo abbondantemente al 2030. Basta allo sfruttamento di suolo e all’avvicinamento della discarica ai centri abitati. Vorremmo vedere il sindaco fanese muoversi per migliorare la raccolta differenziata, mediante il porta a porta e l’applicazione della tariffa puntuale e non sentire più frasi allarmistiche secondo le quali senza allargamento della discarica i costi per i cittadini triplicheranno".