C’erano dentro le foto, i messaggi. Le ultime tracce di una vita passata insieme, impresse nella memoria di un telefonino diventato caveau di preziosi ricordi. Le parole erano quelle di Roberto Costantini, morto lo scorso aprile, in ospedale. La diagnosi del male che se lo portò via, giunse un mese dopo la sua morte. Fu la moglie a denunciarlo pubblicamente. Ed è sempre lei, oggi, a lanciare un appello: "Vi prego – dice Floriana Carloni, 74enne di Fano (in foto con il marito) –, riportatemi quel telefono. Era un regalo di mio marito, c’erano tutti i suoi messaggi, anche quelli degli ultimi giorni in ospedale. E’ venuta a mancare un’altra piccola parte interiore di me". E’ un dolore troppo grande, una ferita che si riapre ancora una volta. Floriana cerca di raccontarla, rintuzzando l’emozione. "Venerdì pomeriggio, verso le 16, sono andata al mare al Lido 3. Ho lasciato come sempre il telefono nella borsa, appesa all’ombrellone. Poi sono andata a camminare in acqua e quando sono uscita la borsa non c’era più. Il bagnino mi ha detto che qualcuno aveva riportato una borsa recuperata in via Madonna a Mare, vicino all’istituto Volta. Era la mia, ma dentro il telefono non c’era. Era l’unica cosa di un certo valore, perché avevo portato pochissimi soldi. Hanno preso il telefono lasciando solo la custodia, dove tenevo la foto di mio marito, che ho ritrovato. Ho provato a chiamare, ma dava sempre spento. Anche nei giorni successivi". Se qualcuno dovesse trovare un telefonino di marca Oppo, modella A745G può chiamare Monia Costantini, al 3201787298.
CronacaDerubata del telefono: "C’erano i ricordi di mio marito"