
Nel centenario della morte scoperta una lapide commemorativa posta nell’omonima piazzetta.
Partecipata cerimonia, domenica a Mondolfo, dedicata al centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti (consumatosi il 10 giugno 1924), che ha visto la presenza, accanto ai rappresentanti del Psi del Comune cesanense Gaetano Vergari, Alvise Carloni e Anteo Bonacorsi, dell’ex deputato ed ex sindaco di Fano (’80-’83) Franco Trappoli, di Tiziano Busca, Massimo Seri e Boris Rapa (in foto). Con loro anche esponenti del partito di Ancona, Senigallia, Urbino, Vallefoglia e altri di Fano, compreso Aldo Darvini, che fu primo cittadino della città della fortuna dall’88 al 90. Durante il cerimoniale, col vicesindaco Carlo Diotallevi che ha portato il saluto di Mondolfo, è stata scoperta una lapide posizionata sulla facciata di un edifico proprio in Largo Matteotti, nel centro del paese ed è stato tracciato un profilo "del martire socialista quale propugnatore di valori di libertà, equità, giustizia fiscale e di diritto allo studio".
Franco Trappoli ha fornito l’immagine di Mattotti, esaltandone la "modernità del suo pensiero e l’attualità a fronte di un pericoloso ritorno del pensiero del fascismo non solo in Italia ma in tutti quelle nazioni che pur avendolo drammaticamente vissuto si ritrovano a sostenere movimenti politici espressione della destra non solo ideologica, ma anche evoluta nel mondo delle nuove sfide tecnologiche. Una forma grave che si misura con un aumento della distanza dei cittadini da quel contesto ideale e politico che sono la ragione e la forza delle democrazie europee".
s.fr.