TIZIANA PETRELLI
Cronaca

L’alfabeto della Shoah per celebrare la Giornata della Memoria

Appuntamento lunedì 27 al Cinema Masetti con la conferenza del professor Dobloni.

Dalla memoria alla storia e ritorno, con qualche piccola variazione sul tema. Il tradizionale consiglio comunale monotematico del 27 gennaio dedicato alla Giornata della Memoria, infatti, quest’anno assume una nuova veste. Per la prima volta da quando è stato istituito dalla presidenza del consiglio, l’evento si svolgerà al Cinema Masetti e non nella consueta Sala Verdi del Teatro della Fortuna. Un cambio che, come spiega il consigliere comunale con delega alla Memoria, Marco Bavosi, è stato dettato dalla volontà di coinvolgere un pubblico più ampio, in particolare le classi quarte e quinte di tutti gli istituti superiori fanesi: "Il Masetti offre maggiore capienza e strumenti tecnici adeguati, permettendoci di accogliere più studenti e di rendere l’esperienza didattica ancora più completa". Anche l’orario è stato modificato: inizialmente previsto per le 9:30, il consiglio comunale è stato anticipato alle 9 per consentire al sindaco Luca Serfilippi di partecipare, subito dopo, alle celebrazioni istituzionali in Prefettura.

Cuore pulsante della mattinata sarà la conferenza di Paride Dobloni, professore del Liceo Torelli e storico della Shoah, intitolata "Il vocabolario della Shoah: spettatori, vittime, carnefici". "Ho deciso di costruire un vero e proprio alfabeto della Shoah – spiega il prof –, associando a ogni lettera dell’alfabeto un concetto chiave: A come Auschwitz, B come banalità del male, fino alla Z". Ogni parola sarà accompagnata da un’immagine, un documento o un breve filmato. "L’idea è di unire contenuto storico e impatto visivo, senza cercare di generare emozioni fini a sé stesse, ma stimolando empatia e riflessione critica". Tra i documenti, il professore ha citato un estratto del celebre documentario Shoah di Claude Lanzmann, che offre una testimonianza unica sulle atrocità dei campi di sterminio. Dobloni ha sottolineato poi come questa Giornata assuma un valore particolare: "Siamo ormai al passaggio dall’era del testimone all’era della storia. L’ultimo sopravvissuto diretto al racconto della Shoah sta lasciando il posto agli studiosi, e diventa fondamentale chiedersi come narrare un evento tanto unico quanto universale". La mattinata proseguirà alle 12 nell’atrio del Palazzo Comunale con la cerimonia dedicata ai profughi ebrei superstiti dei campi nazisti, accolti dalla città tra il ’45 e il ’48; una storia portata alla luce dalla storica fanese Stefania Pirani.

Tiziana Petrelli