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Scuola Dezi, non c’è fine: "Fuori uso pure nel 2025"

L’accusa della minoranza che denuncia ritardi e organizza l’assemblea pubblica. La consigliera di opposizione Khadem: "Dal sindaco promesse disattese".

Scuola Dezi, non c’è fine: "Fuori uso pure nel 2025"

di Sandro Franceschetti

"Un’assemblea per parlare degli ennesimi ritardi sulla scuola ‘Dezi’, dell’incuria dilagante e dei due pesi e due misure che la giunta adotta nei confronti delle associazioni". La consigliera di opposizione Alessandra Khadem annuncia così l’incontro pubblico organizzato per stasera alle 21 a Saltara (zona ‘scalinate’) dal suo gruppo ‘Energia in comune’. "Quella della scuola primaria ‘Dezi’ di Saltara sta diventando sempre più una storia assurda – riprende l’esponente di minoranza -. Nel dicembre scorso il sindaco ha promesso a genitori e bambini che i lavori si sarebbero conclusi entro la fine di quest’anno solare, ma siamo alla metà di giugno e ancora non è stata fatta l’aggiudicazione definitiva e poiché il cronoprogramma prevede almeno 9 mesi per lo step di completamento è purtroppo scontato che si andrà ben oltre. Dispiace, ma si può già ipotizzare che il plesso, sgombrato d’urgenza nel 2016 a causa dei danni subiti dal terremoto, non sarà fruibile neanche per tutto il prossimo anno scolastico. E gli alunni continueranno a frequentare le aule allestite alla delegazione comunale di Calcinelli almeno fino a giugno 2025, con disagi per loro e per il corpo docente".

"Senza dimenticare il fatto – aggiunge - che ciò ritarderà ulteriormente la possibilità di destinare lo stabile della delegazione a sede unica del Comune. A distanza di 7 anni e mezzo dalla sua costituzione, che diventeranno almeno 8 e mezzo, Colli al Metauro ha ancora uffici comunali sparsi per il territorio, con grossi problemi sia per i cittadini che per il personale dipendente". Per quanto riguarda l’argomento ‘incuria’ Khadem evidenzia: "Le situazioni sono talmente diffuse che stasera mostreremo un dossier fotografico". Sull’ulteriore tema dell’incontro, infine, la consigliera anticipa: "In barba al regolamento comunale emanato nel 2019 c’è un’associazione che utilizza l’ex teatro di Saltara senza la necessaria convenzione, mentre altre realtà associative non hanno una sede e ogni volta che necessitano di un locale devono fare richiesta, ritirare le chiavi e poi riconsegnarle. E’ inaccettabile che ci siano figli e figliastri".