
Trafitto all’addome al Fano Center. Nel furgone spunta anche la mazza
di Antonella Marchionni
Anche una mazza da baseball e altri oggetti contundenti trovati nel furgone dei tre aggressori che venerdì intorno alle 14 hanno teso un agguato ad un giovane fanese, sulla trentina, nel parcheggio del Fano Center. Una violentissima lite è sfociata nel ferimento grave di un quarto uomo che è stato trasportato all’ospedale Torrette di Ancona con l’eliambulanza e si trova in prognosi riservata. L’uomo ha riportato una profonda ferita all’addome causata da un oggetto appuntito, dalle prime ricostruzioni sembra una matita da carpentiere, che gli è stato conficcato nella pancia.
Il movente è ancora oggetto di indagine ma, a giudicare dagli oggetti trovati nel furgone da lavoro su cui viaggiavano i tre e anche dall’acquisto recente di quella mazza, di cui sarebbe stata rinvenuta anche la prova d’acquisto che risalirebbe a poco prima, i tre potrebbero essersi trovati lì per una resa di conti. Il più anziano ha sessant’anni, di origine italiana e residente nel fanese, e sarebbe il compagno della madre del secondo aggressore. Il terzo è invece un algerino. I tre sarebbero legati anche da rapporti di lavoro nel ramo edile. A parte il primo, che ha sessant’anni, gli altri due sono sui 30-40 anni.
Il diverbio da cui avrebbe avuto origine il regolamento di conti non sarebbe contestuale al ferimento dell’uomo ma risalirebbe a qualche giorno prima. Una lite stradale, verosimilmente, durante la quale sarebbero volati insulti nei confronti della compagna di uno dei tre. E poi, nel primissimo pomeriggio di venerdì, si sarebbero dati appuntamento in un luogo non certo appartato e lontano da occhi indiscreti come il parcheggio di un grande centro commerciale all’ora di punta. Il motivo dell’appuntamento sarebbe stato, appunto, la necessità di un "chiarimento" a seguito della lite.
A prestare i primi soccorsi e a dividere i quattro uomini sono stati i due vigilantes del centro commerciale, allertati da un passante. Una delle due guardie giurate è rimasta insieme ai tre aggressori ad attendere, poco dopo, l’arrivo della polizia. L’altro ha accompagnato e sorretto il ferito fino alla farmacia del centro commerciale che si trova ad una trentina di metri di distanza rispetto al luogo dell’aggressione. Gli operatori della farmacia hanno prestato un primo soccorso fino all’arrivo, tempestivo, dell’ambulanza. La polizia ha tratto in arresto i tre uomini e ha anche ascoltato la testimonianza di chi ha assistito alla scena. I tre ora si trovano agli arresti domiciliari in attesa, lunedì prossimo, dell’udienza di convalida in tribunale a Pesaro.