Fano, l’alternativa: società solo a industriali locali

Il sindaco ma anche i tifosi, l’assessore allo sport oltre che i dirigenti della stessa società stanno cercando aiuti per il presidente Offidani. Qualche nome è stato gettato sul tavolo, qualcun altro è rimasto ancora chiuso nel cassetto. Ma è tutto da verificare che il futuro si chiami Offidani. Non è escluso infatti che al posto dell’imprenditore fanese doc, da tutti invocato, si palesino altri soggetti che provengono da realtà territoriali circostanti, ma che comunque hanno in comune la passione per l’Alma. I giorni però scorrono inesorabili senza grosse novità di rilievo e in qualche sportivo fanese potrebbe sorgere la preoccupazione che questo stato di cose possa, alla fine, stancare un po’ tutti. Compreso il presidente Enrico Fattò Offidani che potrebbe essere tentato di lasciare. "Io non credo – afferma l’avvocato Giovanni Orciani, che nell’ambito della società granata ricopre l’incarico di Slo (addetto alle relazioni con i club) e che in questi ultimi mesi è stato particolarmente vicino al presidente – di sicuro sta cercando qualcuno che lo possa aiutare, aiuti che per altro non ha mai disdegnato sin dal suo ingresso nell’Alma, ma non credo che se alla fine non troverà nessuno, mollerà". D’altronde il presidente Offidani ha pubblicamente ribadito di voler far fronte ai propri impegni, tra cui quello di iscrivere la squadra al prossimo campionato di Serie D e di presentare una domanda di riammissione nel caso in cui si creassero dei vuoti nell’organico di Serie C, per cui un suo eventuale disimpegno potrebbe verificarsi solo nel caso in cui si presentasse una concreta occasione di vendita della società a mani fanesi o esterne alla città. Come conferma lo stesso avvocato Giovanni Orciani: "Se poi qualcuno si presenta per rilevare tutto, penso che possa tranquillamente valutare anche questa soluzione, ma sta più che altro cercando partner locali per rendere la società più legata alla città".

Il destino dell’Alma si gioca dunque tra la certezza della prosecuzione dell’attuale proprietà e la possibilità di una cessione ad un nuovo acquirente. Sembra quasi di rivedere il film delle ultime stagioni della presidenza di Claudio Gabellini, con l’imprenditore romagnolo che annunciava l’intenzione di voler vendere a persone di comprovata serietà per non danneggiare il buon nome dell’Alma, ma che alla fine era costretto a rimanere sempre in sella.

s.c.