Il Fano ha acceso i motori

Il dt Mei: "Il nostro medico Sanchioni fa miracoli per rispettare il protocollo"

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"Il nostro medico sociale, dottor Augusto Sanchioni, sta facendo miracoli per riuscire ad applicare il protocollo sanitario concordato dalla Figc con il Comitato tecnico scientifico del Governo". Giovanni Mei, consulente tecnico della società granata riconosce i meriti del dottor Sanchioni nel riuscire a superare tutti gli step previsti dal protocollo al fine di far riprendere gli allenamenti collettivi allo stadio "Mancini". Tutti i giocatori e lo staff tecnico sono stati, infatti, richiamati in città per poter svolgere la preparazione sul campo dopo aver eseguito il primo tampone che certifica l’idoneità a stare in gruppo. Nel frattempo la società è alle prese con i problemi organizzativi, in particolare quelli della logistica e dell’ospitalità del gruppo che deve restare il più possibile isolato dal contesto sociale. Tutto questo in attesa delle decisioni del Consiglio federale della Figc dell’8 giugno che dovrà decidere il format con cui chiudere i campionati di Serie C. Sulle modalità di questa chiusura si sono scatenate in questi ultimi giorni molte società che non accetterebbero la soluzione ventilata di disputare solo i playoff e playout. Se la serie C è paragonabile alla Serie A e B – dicono i loro presidenti e dirigenti – allora è più giusto terminare sul campo la stagione. Anche il presidente granata Claudio Gabellini, nella sua ultima dichiarazione ha parlato di "una sorta di ricatto che impedisce la disputa delle 11 partite che ancora rimangono da giocare". Affidare l’esito del campionato ad una sola gara (o al massimo a due) dei playout quando ci sarebbero da disputare ben 11 partite – vale a dire quasi 13 del campionato – non starebbe bene a quelle società che si trovano ad appena 1 o 2 punti dalla salvezza diretta e che quindi vorrebbero giocarsi per intero le loro chance, ma potrebbe non stare bene neppure a quelle formazioni che attualmente sono seconde e terze in classifica (vedi Reggiana, Carpi e Bari) che ancora possono cullare sogni di agguantare le capoliste. Come pure in subbuglio sono le squadre ultime in classifica che non accettano la retrocessione diretta. Da qui è scaturita la richiesta di una ulteriore assemblea dei presidenti di Lega Pro da svolgersi prima della riunione del Consiglio federale di lunedì prossimo con l’obiettivo di ridiscutere la proposta che il Direttivo della Lega Pro ha fatto alla Figc e cioè promozioni delle prime e retrocessioni delle ultime con playoff (facoltativi) e playout che sta mettendo in serio imbarazzo il presidente Ghirelli.

b.t.