MARISA COLIBAZZI
Cronaca

A Montegranaro agevolazioni Tari destinati ad esercenti

Incentivare il commercio cittadino, andare incontro a chi amplia la propria attività commerciale o riaprire esercizi che sono stati chiusi...

Incentivare il commercio cittadino, andare incontro a chi amplia la propria attività commerciale o riaprire esercizi che sono stati chiusi...

Incentivare il commercio cittadino, andare incontro a chi amplia la propria attività commerciale o riaprire esercizi che sono stati chiusi...

Incentivare il commercio cittadino, andare incontro a chi amplia la propria attività commerciale o riaprire esercizi che sono stati chiusi da almeno sei mesi: è con queste finalità che l’amministrazione ha diffuso un bando per erogare contributi, sottoforma di agevolazioni Tari, destinati ad esercenti che vogliano impegnarsi per ridare nuova linfa e vitalità a un settore pesantemente in crisi. Un avviso simile, va detto, era stato diffuso anche l’anno scorso e il riscontro era stato quanto mai limitato: era stata ammessa al contributo un’unica attività. Nonostante ciò, il sindaco Endrio Ubaldi e la sua giunta, di concerto col consigliere delegato al commercio Niccolò Venanzi, hanno riproposto l’iniziativa, pubblicando l’avviso (scade il 28 febbraio). In sostanza, si tratta di coprire i costi che i commercianti che ne faranno richiesta sostengono per il pagamento della Tari nell’anno precedente a quello in cui viene presentata la domanda di concessione del contributo, arrivando a coprire anche il 100% dell’importo dovuto."Le agevolazioni – spiegano gli amministratori – decorrono dall’anno in cui avviene l’ampliamento o l’apertura degli esercizi e si estendono per i tre anni successivi (dietro presentazione di specifica istanza per ogni annualità considerata). In caso di riapertura di un esercizio chiuso, la domanda di contributo può essere presentata solo da imprese che hanno riattivato l’esercizio da almeno 6 mesi".

Sono ammesse a questa agevolazione attività legate all’artigianato, al turismo, ai servizi di tutela ambientale, alla fruizione di beni culturali e ricreativi, al commercio al dettaglio (purché ‘esercizi di vicinato) e ad esercizi pubblici. Sono escluse, attività di compro oro, sale scommesse o locali pubblici in cui sono installate slot machine o videolottery.

Marisa Colibazzi