Boccata d’ossigeno per la sanità Prorogati 59 contratti in scadenza

Figure professionali che altrimenti avrebbero completato il loro percorso il 31 dicembre, mandando in ti il sistema, invece saranno in servizio fino ad aprile. La Cisl Fp esulta e parla di una grande vittoria

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Porta la data del 13 dicembre la determina dell’Area vasta 4 che vale come una boccata di ossigeno per la sanità fermana. È il documento che proroga ad aprile 2023 il contratto di 59 figure professionali che altrimenti avrebbero completato il loro percorso nel fermano il prossimo 31 dicembre, lasciando vuoti impossibili da colmare. La Cisl Fp parla di una grande vittoria, del sindacato e di tutta la Rsu, intanto si scavalca l’anno e nei prossimi mesi tutto potrebbe essere più semplice: "Toccherà poi al commissario Grinta, che non avrà più l’ombrello talvolta invadente e pesante di Asur, sapere valorizzare i nostri professionisti ed operatori che da anni lavorano come precari per dare loro stabilità e non disperdere le competenze acquisite, sottolinea Giuseppe Donati per la Cisl Fp, Va poi incrementata la dotazione organica per adeguarla alle nuove esigenze assistenziali anche in prospettiva dei nuovi ospedali di Fermo ed Amandola". Secondo la Cisl e la Rsu, si tratta di un piccolo passo perché la vera sfida sarà riequilibrare l’organico di AV4 rispetto alle ridondanze ingiustificabili di altri territori regionali: "La forza della nuova area territoriale che nasce da gennaio è che avrà da subito i conti in ordine, a differenza di altre ex Aree Vaste.

È per questo che si è potuta permettere di rinnovare i contratti senza difficoltà e soprattutto senza sottrarre risorse agli altri territori provinciali come avvenuto a settembre per qualche realtà confinante. Non è più giustificabile che la sanità del fermano affronti l’emergenza con un terzo delle risorse di altri territori, come purtroppo avvenuto con il Covid. Non è ammissibile che un’Area abbia autorizzati 40 precari ed altre 152 se non 200 e più, per poi gravare per 1 milione e 800 mila euro sul fondo perequativo di Asur. Questo grazie a sponsor politici che fanno la voce grossa in Giunta. Va aperto urgentemente un tavolo in Regione presso il Servizio Salute per affrontare il problema degli standard assistenziali che non possono essere diseguali per medesime specialità. Occorrerà soprattutto avere il coraggio politico di agire sulla duplicazione o triplicazione di Reparti e Servizi che si portano dietro una spesa in termini di personale, insostenibile se si vuole fare equità". Si tratta di un risultato, quello della stabilizzazione dei contratti, che era tra le richieste della Rsu che aveva proclamato lo stato di agitazione: "La vera battaglia però dovrà essere combattuta insieme a sindaci e Consiglieri Regionali di espressione fermana, sul riequilibrio degli investimenti sul capitale umano e professionale".

a.m.