FABIO CASTORI
Cronaca

Delitto di Aosta: il fermano Teima non risponde alle domande del gip

E' slittato per questioni tecniche l'interrogatorio di garanzia del 21enne accusato dell'omicidio della sua ex fidanzata francese. A conclusione dell'udienza di convalida è stata confermata la custodia cautelare in carcere nella casa di reclusione di Torino dove il ragazzo è stato trasferito lunedì

A sinistra gli avvocati Lupi e Giostra con la mamma dell'indagato. A destra Teima

A sinistra gli avvocati Lupi e Giostra con la mamma dell'indagato. A destra Teima

Fermo, 22 novembre 2024 - Si avvalso della facoltà di non rispondere Sohaib Teima, il 21enne fermano di origini marocchine accusato dell’omicidio della sua ex fidanzata, la 22enne francese Auriane Laisne, il cui cadavere era stato trovato nell’aprile scorso in una chiesetta abbandonata nei boschi di La Salle, in Val d'Aosta. Si è svolto questa mattina alle 10 nel carcere di Torino, davanti al gip del tribunale di Aosta, l’interrogatorio del ragazzo difeso dagli avvocati Lucia Lupi e Igor Giostra. Interrogatorio che si sarebbe dovuto tenere ieri in remoto attraverso un video collegamento, ma che è stato rinviato ad oggi per la mancanza in carcere del dispositivo ammesso dalla legge per determinati procedimenti online. Come detto, Teima si è avvalso della facoltà di non rispondere e gip, che ha presieduto anche l’udienza di convalida dell’arresto, ha confermato la misura cautelare in carcere per quello che al momento è l’unico indiziato del delitto. Teima, dopo la conferma della condanna in Appello per i maltrattamenti nei confronti della ex fidanzata e dopo aver scontato la pena in Francia, era stato estradato in Italia lunedì scorso, come richiesto dalla Procura della Repubblica di Aosta che coordina le indagini sul delitto. Il 21enne fermano era stato quindi trasferito nel carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, in attesa dell’interrogatorio di garanzia e dell’udienza di convalida della misura cautelare. Teima si trova in carcere dall’aprile scorso, cioè da quando il cadavere della 22enne francese era stato rinvenuto nella chiesetta abbandonata nei boschi di La Salle con due ferite da arma da taglio di cui una mortale al collo. Tempo 24 ore e la gendarmerie francese, su richiesta della Procura della Repubblica di Aosta, aveva arrestato a Lione il 21enne nato a Fermo da padre egiziano e madre marocchina. Il ragazzo, che ha tre cittadinanze, italiana, egiziana e marocchina, da un anno e mezzo viveva in Francia per studiare all’università di Grenoble.