MARISA COLIBAZZI
Cronaca

"I centri anziani saranno regolarizzati"

La commissaria De Notaristefani chiude il caso: "Niente arretrati, ma da quest’anno stipuleremo contratti"

Il centro anziani di Sant’Elpidio a Mare

Il centro anziani di Sant’Elpidio a Mare

La buona notizia è che i centri sociali anziani non saranno chiamati a pagare le ingenti somme arretrate (da 10mila a 14mila fino a oltre 30mila euro, per periodi di gran lunga superiori ai 5 anni, senza che vi fosse alcun titolo per richiederli) che erano state notificate loro dal Comune diversi mesi fa. La novità è che, siccome le casse comunali sono in forte sofferenza, "il Comune non è più in grado di pagare di tutto per cui, fermo restando che il lavoro e il ruolo che svolgono nella comunità sono assolutamente importanti, dovranno pagare per l’affitto dei locali e per le utenze. A me interessa solo la situazione corrente e che sia favorito nell’ambito del contratto la possibilità di organizzare eventi ed iniziative per potersi sostenere. Io purtroppo non posso andare loro incontro più di tanto. Ribadisco che ritengo assolutamente fondamentale la loro presenza e, anzi, la promuoverei anche nei quartieri in cui non ci sono centri sociali ma – afferma con chiarezza la Commissaria Straordinaria Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi – tutti devono prendere atto che il Comune è in difficoltà". Tradotto: con l’anno appena iniziato, dovranno essere stipulati contratti di locazione dei locali comunali che ospitano i centri sociali anziani che, in questo modo, potranno intestarsi le utenze e farvi fronte, togliendo questa incombenza al Comune e, soprattutto, alleggerendo gli esborsi delle casse comunali.

Il discorso riguarda in particolare il centro sociale Angeli e quello di Casette d’Ete che, tra l’altro, sono anche i più numerosi: "Di fatto stiamo parlando di associazioni private, in senso che il Comune non può sostenere in tutto e per tutto. Tra l’altro, ad esempio il centro sociale Angeli promuove un sacco di iniziative per cui possono sostenersi in qualche modo>. E’ stata prospettata una situazione più problematica dal centro sociale del capoluogo (che ha il minor numero di iscritti e che l’ex amministrazione aveva sistemato negli spazi dell’ex tribunale),

Marisa Colibazzi