
I sindacati contro l’Ast fermana: "Amandola, basta mistificazioni"
"Basta mistificazioni, il provvedimento va ritirato": così in una nota i sindacati Cgil, Cisl e Uil, oltre a Nursind e Nursing Up, sul caso dell’ospedale di Amandola. "Leggiamo con enorme stupore come il provvedimento di riduzione dei posti letto del reparto di Medicina Amandola non sia mai stato nei fatti applicato. La verità è invece che già lunedì, prima ancora dell’incontro fissato per discuterne, i posti letto erano scesi a 12, situazione analoga ad ieri, 25 giugno, in cui i ricoveri sono fermi a 13. Registriamo poi, oltre a una totale assenza sulla vicenda del maggior attore politico della provincia fermana, una mistificazione a mezzo stampa avvenuta ad opera di altre figure politiche locali che, oltre a tacciare la nostra rimostranza come ’polemica fatta ad hoc – spiegano ancora le sigle –, si spingono anche a certificare come non vi sia alcun taglio se non temporaneo e finalizzato a ’tamponare’ le esigenze organiche del periodo estivo".
"La verità è invece che – continua la nota, entrando nello specifico del problema –, nel provvedimento dello scorso 13 giugno – tuttora non ritirato ne’ modificato – si parlava di necessità di adeguare il numero dei posti letto della Uoc in oggetto a quanto previsto dal DM 70/2015 (che però, per i nosocomi operanti in area disagiata, come è riconosciuto quello di Amandola, prevede indicativamente 20 posti letto), e non si faceva nessun accenno né alla riapertura dell’Obi, né tanto meno alla necessità di coprire i turni di ferie estive (cancellando di fatto i piani ferie di coloro che verrebbero spostati da Medicina Amandola ad altre postazioni)".
In conclusione, si legge ancora nella nota "segnaliamo alla direzione aziendale che, con massima responsabilità e pieno spirito di servizio, restiamo disponibili a valutare ogni eventuale problematica all’interno del tavolo sindacale, ma non possiamo in alcun modo tollerare atteggiamenti mistificatori e svilenti del nostro ruolo di rappresentanti degli interessi sia delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ast di Fermo, che dell’utenza stessa".
"Ribadiamo che – chiosa la nota delle organizzazioni sindacali – laddove tale provvedimento non venga immediatamente sospeso e ritirato, saremo pronti alla proclamazione dello stato di agitazione e alla più ampia e condivisa mobilitazione".