Il mistero della fede. La passione di Cristo con 250 figuranti

La manifestazione è giunta alla 46esima edizione ed è pronta ad animare il centro storico con una massiccia presenza di visitatori.

Il mistero della fede. La passione di Cristo con 250 figuranti

Il mistero della fede. La passione di Cristo con 250 figuranti

La grande e apprezzata rievocazione della ‘Passione di Cristo’, giunta alla sua 46esima edizione, tornerà anche quest’anno ad animare il centro storico di Monte San Pietrangeli venerdì 29 marzo con inizio alle 21. L’evento è stato realizzato con il patrocinio del Consiglio regionale, ed è di fatto la più antica manifestazione religiosa che si svolge a Monte San Pietrangeli. Lo spunto della rievocazione viene dal fatto che nella cittadina si trova la bara del Cristo Morto di Luigi Fontana.

Un’opera che si colloca tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX. Il Comitato organizzatore dei giorni nostri, attivatosi nel 1976, tiene anche così a consolidare nel tempo la continuità della rappresentazione liturgico-drammatica della ‘Passione e Morte di Gesù’.

Tanta la partecipazione popolare, che in una fase storico-culturale caratterizzata dalla multietnicità, avverte in modo assai profondo l’esigenza di professare il contenuto essenziale del cristianesimo: quello della morte che precede la speranza di salvezza eterna con la resurrezione del figlio di Dio. La rappresentazione impegna oltre 250 figuranti, che indossano costumi confezionati dalla sartoria dell’associazione, tutti conformi ai modelli e ai tessuti dell’epoca del dominio romano in Palestina. La sceneggiatura ha inizio e fine di fronte alla chiesa dei Santi Lorenzo e Biagio, con il processo a Gesù di fronte al Sinedrio, poi da Ponzio Pilato, la condanna a morte, la Via Crucis e la Crocifissione sul Golgota. Tutto viene ripercorso con scrupolo storico in una liturgia di grande suggestione per gli adulti e d’impronta educativa per i bambini. Un sapiente gioco di luci e di effetti sonori accompagna la sofferenza di Cristo e il requiem di Verdi esplode nell’aria al momento in cui il Crocefisso rimette il suo spirito nelle mani del Padre. La tradizione Monsampietrina non termina qui. Infatti, l’antica bara del ‘Cristo Morto’, accompagnata dagli ‘svegliarini’ e da tutti i figuranti, viene portata in una seconda processione per le vie del centro storico. Ultimi minuti solenni che, ogni anno, ricordano la ‘Passione di Cristo’, la sofferente del Salvatore e la speranza della resurrezione.

Alessio Carassai