REDAZIONE FERMO

Il report della Caritas. Sono la casa e il lavoro i problemi più grandi

Una rete di emergenza che salva, accompagna, non lascia indietro nessuno. Nel 2023 sono stati realizzati 17.411 interventi, ben 1.831 le persone incontrate.

Barbara Moschettoni direttrice della Caritas Diocesana, ha fornito un quadro delle emergenze

Barbara Moschettoni direttrice della Caritas Diocesana, ha fornito un quadro delle emergenze

Una rete di emergenza che salva, accompagna, non lascia indietro nessuno. È il sistema Caritas che per la Diocesi di Fermo, la più grande delle Marche, conta 23 centri di ascolto. Domenica è stato distribuito in tutte le parrocchie il report dell’attività per il 2023 che racconta le problematiche emergenti in tema di povertà rilevate nel territorio diocesano sulla base dei dati forniti dalla rete dei Centri di Ascolto: nel 2023 sono stati realizzati 17.411 interventi, ben 1831 le persone incontrate. Il report, come scrive nell’introduzione, Barbara Moschettoni direttrice della Caritas Diocesana "è una interessante e importante occasione di riflessione. Dall’analisi dei bisogni, dalle testimonianze e dalle iniziative emerge un quadro del territorio della Diocesi di Fermo, che è segnato da numerose fragilità, ma anche da molteplici potenzialità".

Nel centro di ascolto diocesano a Fermo, in via Giovanni da Palestrina, sono state 96 le persone accolte, soprattutto persone in situazione di disagio abitativo, senza dimora e persone disoccupate che hanno chiesto un aiuto per la ricerca del lavoro e per l’accoglienza presso il dormitorio. La prevalenza significativa di persone migranti, soprattutto donne, aumentate negli ultimi anni, è un’indicazione del fatto che l’effetto della crisi pandemica, le ripercussioni delle guerre in Europa e Medio-Oriente e l’aumento dei prezzi al consumo, continuano a colpire maggiormente le famiglie migranti e numerose. Le comunità straniere con il maggior numero di accessi sono: Paesi balcanici, Marocco, Ucraina, Romania, Tunisia. Le richieste prevalenti oltre al sostegno tramite pacchi alimentari sono quelle legate al sostegno economico e la richiesta di aiuto per la ricerca del lavoro. "Grande disagio è collegato alla precarietà del lavoro, all’aumento dei contratti a termine, della cassa integrazione e delle "crisi aziendali". La novità è l’aumento delle segnalazioni e delle richieste di aiuto anche nella zona interna e montana", aggiunge la direttrice. Qui, in precedenza, le richieste di intervento erano limitate e, soprattutto, riguardavano situazioni che spesso venivano risolte, mentre negli ultimi anni aumentano i casi seguiti per lunghi periodi. La Caritas si occupa anche di consulenza per ritrovare lavoro, nel 2023 si sono tenuti 115 colloqui, 34 percorsi di inclusione lavorativa attivati, 48 sono stati beneficiari di percorsi di messa alla prova.

Angelica Malvatani