
Dario Bolzan
La Fermana ha una nuova guida tecnica, si tratta di Fabio Brini. Un lunedì di rara intensità in casa gialloblù dopo il pari contro il Castelfidardo che ha smosso le acque inizialmente con le dimissioni del direttore amministrativo Marco Catalano che servivano, come lui stesso dichiarato, per dare una scossa. E di scosse a dire il vero ce ne sono state diverse. In primis l’esonero di Dario Bolzan arrivato in tarda mattinata con un comunicato ufficiale da parte della società, notizia che se vogliamo era nelle previsioni alla luce del penultimo posto in classifica e delle zero vittorie ottenute in casa nel corso di questa stagione: chiude con 16 punti conquistati (in realtà 14 per il -2 di penalizzazione) su 17 gare disputate.
La seconda notizia di giornata è stata anche la risoluzione consensuale di Daniele Ferretti con la Fermana, avventura in maglia canarina che si conclude con 13 presenze e una rete all’attivo. Insomma novità in uscita che non mancano di certo dunque ma la panchina ha trovato subito un nuovo titolare che risponde al nome di Fabio Brini, 67 anni, grande esperienza con un passato da portiere canarino nel 1993-1994 e quattro promozioni da allenatore dalla C alla B in carriere. Piazze decisamente importanti quelle in cui ha lavorato tra i pro ovvero Foggia, Taranto, Ternana, Martina Franca, Salernitana, Pergocrema, Carpi, Benevento, Pavia e Ancona. In D ha allenato a Montegiorgio (dove iniziò in Eccellenza nel 1995) nel 2022: ultime nove giornate e salvezza raggiunta con 6 vittorie, un pari e solo due sconfitte.
Dirigerà il suo primo allenamento al Firmum Village il 27 dicembre nel primo pomeriggio, stesso giorno in cui sarà ufficializzato lo staff che lavorerà con lui sul quale ci sono valutazioni in corso. Il 28 dicembre prevista doppia seduta mentre il 29 un solo allenamento ma al mattino. Chiaramente l’attenzione si sposta inevitabilmente sul mercato perché questa rosa va assolutamente puntellata. Probabile che si riparta dal 4-3-3 modulo che ha adottato spesso e con successo, anche nell’ultima sua esperienza a Montegiorgio.
Roberto Cruciani