ROBERTO CRUCIANI
Cronaca

Malattie degenerative, ecco il progetto Colombo ’Liberi di muoversi’

Presentato alla cittadinanza in una sala consiliare gremita il "Progetto Colombo" – Liberi di Muoversi, fortemente voluto dal...

Presentato alla cittadinanza in una sala consiliare gremita il "Progetto Colombo – Liberi di Muoversi", fortemente voluto dal comune di Monte Urano. Un nuovo servizio gratuito alla cittadinanza, in particolar modo verso soggetti colpiti da malattie degenerative, realizzato dall’Amministrazione Comunale, dall’Assessorato Servizi Sociali, in collaborazione con i Medici di Base e con il patrocino appunto dell’Associazione Afma. Viene messo a disposizione un apparecchio gps, sotto forma di orologio, che permette di monitorare tutti i valori vitali del soggetto ma anche i movimenti e gli spostamenti per un controllo complessivo dello stesso.

A fare gli onori di casa il primo cittadino Andrea Leoni. "Abbiamo denominato Colombo questa iniziativa in onore di Colombo Sacripanti che nei mesi passati è stato ritrovato nei pressi del fiume. Quella situazione ci ha fatto comprendere che chi è affetto da malattie degenerative spesso non è indipendente, come i suoi familiari. Un gps che daremo ai familiari delle persone coinvolte su indicazione del medico di base e noi penseremo alla divulgazione e alla spiegazione".

A curare l’iniziativa nei dettagli l’assessore ai servizi sociali Letizia Zaccari: "Ringrazio i medici di base che hanno subito aderito e la famiglia Sacripanti che ha concesso l’uso del nome di Colombo. Un’idea nata per le famiglie che non intacca la quotidianità di chi lo indossa e aiuta, ma pensata per le famiglie. Il dispositivo offre misura pressione, battiti, contapassi, sensore di sedentarietà come uno smartwatch di ultima generazione, crea una zona di sicurezza che il familiare può monitorare, creando un avviso in caso di uscita ma anche con ascolto da remoto".

Il comune offre gratuitamente il dispositivo e le famiglie avranno come unico costo quello della sim per l’utilizzo, costo che per legge non può essere sostenuto dal comune, sempre e comunque su indicazione dei medici di famiglia. Grande apprezzamento da parte dei medici di base presenti e anche dai membri dell’Afma che hanno omaggiato il Comune con un libro che racconta la loro condizione.