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Marconi: "Progetto Musical. Una realta di alto livello"

Saverio Marconi dirige 'La Locandiera' in vernacolo al teatro La Perla di Montegranaro. L'opera ambientata negli anni '60 sulla costa marchigiana.

Da sinistra Endrio Ubaldi, Saverio Marconi e Manu Latini

Da sinistra Endrio Ubaldi, Saverio Marconi e Manu Latini

Saverio Marconi firma la regia de ’La Locandiera’, in scena dopodomani al teatro La Perla a Montegranaro (ore 21.15) nell’allestimento dell’Associazione culturale Progetto Musical. Nome di spicco nel panorama culturale italiano, Saverio Marconi è considerato – a giusta ragione – il Re del musical. Corsi e ricorsi storici: Progetto Musical è nato nel 2012 mettendo in scena una rivisitazione ridotta del celebre “Pinocchio il grande musical” di Saverio Marconi, nella versione originale applaudito in migliaia di repliche nel mondo, da Broadway all’estremo Oriente. E oggi, a distanza di due lustri, è proprio il maestro a firmare la regia della nuova produzione di Progetto Musical, stavolta tutta in vernacolo.

"E’ un piacere collaborare con Progetto Musical – sottolinea il regista –. Mi sono trovato molto bene con i fondatori Manu Latini e Fabio Paci, e con tutti i ragazzi del cast. Nella vita, così come a teatro, contano i fatti. Siccome i fatti sono stati molto buoni, voglio continuare con Progetto Musical, realtà amatoriale di livello molto alto. Sono bravi e sono seri. E, dettaglio non secondario, mi diverto". Marconi spiega questa lettura inedita, in dialetto fermano-maceratese, della celebre ’Locandiera’ di Carlo Goldoni: "E’ ambientata negli anni ’60 in una cittadina di mare sulla costa marchigiana. Mirandolina è una ragazza del posto che gestisce la piccola pensione Maresole. Siamo alla fine della stagione turistica, non ci sono molti clienti, ma quelli ospitati sono molto particolari. C’è il Marchese Filiberto di Servigliano, il Conte Arbì di Monte Urano e l’ingegnere Sciapigotto di Amandola. Ci sono anche due signorine allegre: Ortenzia di Macerata e Dejanira di Sforzacosta. L’unico personaggio che non parla marchigiano è Fabrizio, il tuttofare della locanda. Lui è nato nel quartiere romano dalla Garbatella. Mi sono preso molte libertà rispetto alla commedia di Goldoni, una su tutte è di aver ambientato lo spettacolo in una scenografia della commedia dell’arte ma che non descrive una locanda del ‘700, bensì una degli anni ’60. Evviva il dialetto marchigiano e mi perdoni Goldoni".

Marconi è impegnato in tutta la penisola con grandi produzioni nazionali e corsi come docente. Eppure si è gettato anima e corpo in questa produzione: "Cercavo, dopo 40 anni, un testo in vernacolo per raccontare una storia forte. Con La Locandiera e Progetto Musical ho trovato le risposte giuste".