FABIO CASTORI
Cronaca

Neonato morto indagini: infezione intestinale nel mirino

Le indagini scavano in quella direzione, intanto l’azienda sanitaria esprime “vicinanza alla famiglia del piccolo, nutre la massima fiducia nell’operato dei suoi professionisti e resta a disposizione della magistratura”

Neonato morto dopo il ricovero a due mesi: indagini al 'Murri' per trovare la causa del decesso

Neonato morto dopo il ricovero a due mesi: indagini al 'Murri' per trovare la causa del decesso

Fermo, 22 gennaio 2025 – Potrebbe essere stata la grave infezione intestinale di cui era affetto a procurare l’arresto cardiaco fatale del bimbo di Campofilone morto al Murri il 14 gennaio scorso all’età di due mesi. E’ questa una delle prime ipotesi emerse dall’esame autoptico effettuato l’altro ieri all’obitorio di Fermo sul corpicino del neonato.

Al momento si tratta solo di ipotesi perché i medici legali hanno prelevato diversi organi che dovranno essere esaminati attentamente prima di redigere il referto definitivo. Una volta accertata la causa del decesso, bisognerà poi capire se i nove medici indagati per omicidio colposo, abbiano commesso negligenze tali da provocare la morte del bambino.

Un’indagine che si annuncia lunga, complessa e ricca di consulenze tecniche. I quesiti a cui sono chiamati a dare risposte certe gli inquirenti sono diversi: se l’infezione intestinale dovesse risultare la causa del decesso, si poteva curare meglio? Si poteva prevedere l’arresto cardiaco? Si poteva trattare in modo più adeguato l’attacco di cuore presumibilmente provocato dall’infezione? Bisognerà anche capire se il piccolo soffriva di qualche patologia cardiaca pregressa e per questo motivo tra gli organi prelevati risulta esserci anche il cuore del neonato.

Intanto il procuratore capo di Fermo, Raffaele Iannella, che coordina le indagini, ha restituito ieri la salma alla famiglia e concesso il nullaosta per i funerali che dovrebbero svolgersi, salvo imprevisti, giovedì a Campofilone. Sempre ieri la direzione dell’Ast Fermo ha diffuso una nota di cordoglio: “Dinanzi alla tragedia, la direzione dell’Ast Fermo esprime il più profondo cordoglio e tutta la sua vicinanza alla famiglia investita dall’evento luttuoso. La direzione nutre la massima fiducia nell’operato dei suoi professionisti e resta a disposizione della magistratura”.

Va ricordato che la Procura della Repubblica di Fermo, a seguito della denuncia del legale della famiglia, l’avvocato Massimo Di Bonaventura, ha aperto un fascicolo a carico di nove medici del “Murri”, che sono indagati per omicidio colposo.

Il bambino era nato il 5 novembre scorso e nulla lasciava presagire quello che sarebbe accaduto a poco più di due mesi di distanza. Il piccolo aveva fatto ritorno a casa con i genitori e fin lì tutto bene. Poi tre settimane fa i primi malesseri. La mamma nota del sangue nelle feci e si rivolge alla pediatra di famiglia che la tranquillizza dicendole che quasi certamente si tratta di un’allergia al latte materno da curare tranquillamente in casa.

Qualche giorno e la situazione peggiora tanto da ricorrere al pronto soccorso per una sospetta infezione intestinale. Il bimbo verrà poi ricoverato nel reparto di pediatria per difficoltà respiratorie. Dopo un giorno di degenza e di terapia il neonato sembra stare meglio, così come i giorni seguenti. Poi domenica 12 gennaio inizia a dare segni di peggioramento. Il lunedì non reagisce più agli stimoli, è come intorpidito, e martedì 14 il suo cuoricino cessa di battere per sempre.