
La recente visita all’ospedale di Campiglione del governatore Acquaroli accompagnato dal sindaco Calcinaro
Stanno studiando le carte e provando a tenere il punto su alcune battaglie storiche i sindaci del territorio fermano, a colloquio con l’azienda sanitaria territoriale per definire i contorni dell’atto aziendale. Già due incontri tra i vertici Ast e l’assemblea dei sindaci, con diversi mal di pancia, qualche aggiustamento dell’ultimo minuto, diverse perplessità. Adesso si riunirà il comitato ristretto dei sindaci, per avanzare nuove proposte, e poi saranno di nuovo richiamati tutti e quaranta i primi cittadini per un voto consultivo che comunque può avere rilevanza, almeno politica.
Nell’atto aziendale si definisce il futuro della sanità, con l’organizzazione del nuovo ospedale di Campiglione dove emodinamica sembra ancora programmata e non strutturata, dove mancano previsioni di incarico per settori come la pneumologia, la dermatologia, allergologia, servizi che saranno coperti in convenzione con Ast vicine. Il presidente della conferenza dei sindaci, Paolo Calcinaro, ha gestito i malumori dei sindaci: "Diverse le richieste, alcune già accolte, come l’organizzazione di un vero pronto soccorso all’ospedale di Amandola e la strutturazione completa della casa di comunità di Petritoli. È stato chiesto di potenziare il territorio organizzando un secondo distretto per le aree interne, abbiamo ragionato sulle case della salute che saranno presidi importanti sul territorio, col supporto di personale Ast".
Quello che manca del tutto, e Calcinaro ha chiesto che venga posto con urgenza all’ordine del giorno, è il destino del vecchio Murri: "E’ chiaro che il nuovo ospedale di Campiglione, che avrà comunque ancora pochi posti letto rispetto al numero di abitanti e non ancora il numero necessario di infermieri, potrà essere potenziato proprio sul territorio e dunque perché non cominciare a pensare ad un Murri che ospita gli ambulatori dell’Inrca e i servizi che non andranno a San Claudio, magari gli uffici di via Zeppilli, una casa di comunità con i medici di medicina generale e un ambulatorio analisi dedicato e immediato. Penso agli uffici della Regione e della Provincia oggi al polo scolastico, sono tante le strade che possiamo aprire ma dobbiamo farlo subito, contestualmente a questo atto aziendale. Il direttore Grinta ha fatto molto per il territorio, ha portato servizi come l’emodinamica che, anche se ancora non del tutto completo, è perfettamente funzionante e di qualità. Oggi possiamo fare davvero un salto di qualità programmando al meglio il nuovo ospedale e insieme quello vecchio, per arrivare ad avere una sanità davvero a portata di tutti".
Angelica Malvatani