
Sicurezza, primo passo per il Controllo di Vicinato
Sono stati giorni movimentati, per la città, quelli appena trascorsi tra la rissa finita nel sangue e l’allarme per i ripetuti episodi di furti e di microcriminalità nelle zone Fonteserpe e Pescolla. Di pari passo, ha subìto una significativa accelerazione la procedura che ha portato, ieri, in Prefettura, alla sottoscrizione del protocollo d’intesa per il Controllo del vicinato. Una firma apposta dal Prefetto, Edoardo D’Alascio che, nonostante sia arrivato da poche settimane, ha voluto velocizzare la pratica, e dal sindaco, Massimiliano Ciarpella che lo ha ringraziato per aver permesso, tempestivamente, di raggiungere questo obiettivo. Presenti alla firma anche i vertici provinciali delle forze dell’ordine. "Il percorso è stato avviato a novembre per rafforzare una collaborazione con le forze dell’ordine coinvolgendo in maniera attiva i cittadini che avevano manifestato questa esigenza – commenta Ciarpella – e oggi siamo arrivati alla firma del protocollo". A distanza di mesi, all’esigenza che era stata fatta presente nel quartiere centro, si è aggiunta quella di altre zone della città, della Corva e di Cretarola. Il Controllo del Vicinato è uno strumento "per veicolare le istanze della cittadinanza in un percorso istituzionale, in cui c’è un rapporto diretto tra Comune, polizia locale, Prefettura, forze dell’ordine e i cittadini che faranno parte del gruppo del Controllo di Vicinato e che, tramite un coordinatore, potranno avere un ruolo attivo, osservando e segnalando al referente di ogni gruppo che riferirà alle forze dell’ordine". Prossimo step? "Sviluppare linee guida che dovranno essere vagliate dal comitato provinciale per la sicurezza, costituire i gruppi e individuare i referenti (per il centro, il coordinatore è il consigliere comunale Nerico Mignani), da nominare con atto di giunta - spiega Ciarpella – e procedere a informare e sensibilizzare la cittadinanza". Mentre prende forma questo Controllo condiviso, proseguono le indagini sulla rissa in Piazza Garibaldi. L’altro giorno è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Jeddi Osama (23enne), dalla quale è risultato che sono state due, e non una, le coltellate al gluteo e che hanno colpito l’aorta femorale. Oggi, i funerali del 23enne, con rito islamico. Sarà sepolto al cimitero di Ancona visto che a Sant’Elpidio a Mare (dove risiedeva) non è prevista, nel cimitero, un’area riservata a questa religione.