
Da sinistra i sindacalisti. confederali: Massimiliano Vicentini (Cisl), Sara Minelli (Uil) e Luca Greco (Cgil)
È un accordo migliorativo, per oltre duecento lavoratori del comparto logistico – impegnati per lo più fra Petrolchimico e Conserve Italia – ottenuto esclusivamente grazie al lavoro dei sindacati confederali di categoria. Cgil, Cisl e Uil, infatti, si sono mossi in maniera compatta con Ageste e Idealservice ottenendo – come specificano i segretari Luca Greco, Massimiliano Vicentini e Sara Minelli – un "importante passo avanti in ordine alla condizione contrattuale e salariale degli addetti".
In sostanza, per quanto riguarda Ageste ai lavoratori verranno pagati – dal datore di lavoro – i primi tre giorni di malattia, per i carrellisti viene introdotta un’indennità lorda di cinquanta euro in più su base mensile rispetto all’attuale inquadramento contrattuale corrente ma, soprattutto "siamo riusciti – dicono – dopo un duro lavoro durato mesi e mesi, a regolarizzare sostanzialmente tutte le posizioni dei lavoratori".
Sul versante Idealservice, le novità sono ancora di più. In virtù dell’accordo sottoscritto dai confederali – solo da loro, tanto per essere chiari – l’azienda riconoscerà il tempo di vestizione, il lavaggio delle divise, il trasporto interno e una maggiorazione ulteriore per festivi e notturni.
C’è un altro elemento, poi, di cui Greco, Vicentini e Minelli vanno particolarmente orgogliosi. E, in effetti, è un buon risultato. "L’azienda – spiegano – si è impegnata a riconoscere un premio di produzione, oltre a nuovi investimenti su nuovi carrelli più sicuri e nuove divise per l’inverno".
L’unica azienda che non ha ancora dato riscontro alle rivendicazioni dei confederali è la Cfp. Tuttavia, argomentano i rappresentanti dei lavoratori, "siamo fiduciosi che la situazione si possa sbloccare". In quel caso, la priorità sarebbe quella di arrivare a una "regolarizzazione contrattuale di tutti i lavoratori, impiegati sia al Petrolchimico che fuori".
Tornando in particolare a Idealservice, ciò che rileva Minelli è che "in questa trattativa, l’unico attore che non si è sbilanciato è Versalis che ancora non ha indicato una traiettoria sul futuro della cooperativa. A maggior ragione a fronte di un appalto, ormai in proroga da un anno, che non si sa quali esiti avrà". Per cui, in questo limbo, si allunga l’ombra delle preoccupazioni dei sindacalisti confederali.
Tuttavia, un altro elemento positivo è rappresentato dall’entrata in vigore, a partire dall’inizio del prossimo anno, del nuovo contratto nazionale di lavoro per la categoria. Un sostanziale avanzamento salariale che, a regime, porterà a un aumento lordo nelle buste paga di 230 euro su base mensile.