Esattamente tre anni fa veniva eletto sindaco di Cento. A due terzi del cammino, dunque oltre metà mandato, Edoardo Accorsi fa oggi il bilancio di un’esperienza impegnativa ma anche, e soprattutto, di servizio per una comunità forte, attiva, variegata, come quella centese. Lo fa con la freschezza dei suoi trent’anni, le due lauree alle spalle ma anche con la consapevolezza che di problemi ce ne sono tanti e talvolta da far tremare i polsi.
"Sì, è un’esperienza per me molto positiva, che comporta oneri e onori. Confesso però che ho trovato problemi più difficili di quanto pensavo, dovuti anche a fattori esterni spesso imprevedibili. In ogni caso sono… salito in macchina e ho cominciato ad affrontare i tanti dossier".
Quali i suoi obiettivi?
"Sviluppare un lavoro che duri nel tempo. Cinque anni, una consiliatura, sono pochi per risolvere i problemi di una città. Abbiamo seminato tantissimo ma cominciamo anche a raccogliere. Il nostro è un percorso di cambiamento".
Già, i dossier. Cominciamo da quello del Pronto soccorso… "Sono stato il primo, a seguito di voci di ridimensionamento del Santissima Annunziata, ad intervenire con tanto di microfono e al fianco dei cittadini che a loro volta si erano mobilitati. Il Pronto soccorso non è in discussione perché qui serve e alle spalle ha un ospedale molto ben strutturato e sul quale sono stati fatti importanti investimenti. Qualcuno parlava di Cau che però, giustamente, è stato aperto a Bondeno. Anche il candidato alla presidenza della Regione De Pascale ha dichiarato che il Ps centese non è in discussione. I problemi piuttosto sono altri, ad esempio le lunghe liste di attesa, ma comuni a ciò che accade in Italia e in regione".
Teatro Borgatti, si torna da capo…
"Purtroppo abbiamo dovuto ricominciare. Avevamo presentato il progetto ed effettuato l’affidamento dei lavori. Poi la sfortuna di trovare un’azienda che, secondo noi, non ha fatto quello che doveva. Siamo intervenuti con la nostra direzione lavori. Una scelta coraggiosa ma dovuta perché riteniamo che la comunità centese sia stata danneggiata. Stiamo lavorando per una nuova gara di appalto da concludersi entro la fine dell’anno".
L’inaugurazione della Pinacoteca, l’anno scorso, ha significato molto non solo dal punto di vista culturale.
"Ventimila sono le presenze riscontrate, un grande risultato. Ci aspettiamo molto anche dalla mostra da poco inaugurata al San Lorenzo sul Guercino. Più in generale voglio sottolineare l’importanza di un forte sistema regionale e gli accordi conclusi con Bologna, Piacenza e Torino in tema di scambi e di iniziative". L’economia è sempre stata il pezzo forte del Centese ma da tempo denota più di un problema. Che fare?
"Nel contesto provinciale negativo, Cento presenta indicatori economici (e demografici, grazie ai giovani) migliori, ma ci sono problemi. Sul caso Vm abbiamo preteso chiarezza. Occorre evidentemente un intervento del Governo perché il tavolo è ben più ampio di quello locale e l’impatto potrebbe essere drammatico. L’altro tema è la Cispadana: apprezzo l’accelerata della Regione. La politica deve rendersi consapevole dell’isolamento di Cento e della necessità di annullare il gap con le altre province. Sul fronte sociale, con l’apertura dello Spazio Kaleida diamo risposte alla povertà: non possiamo voltarci dall’altra parte".