
Fabrizio Pirani, morto a 54 anni
Bondeno (Ferrara), 12 ottobre 2024 – Se ne va uno dei più grandi rievocatori storici della contemporaneità. Un volo verso l’olimpo celtico. Si è spento all’improvviso nella notte tra giovedì e ieri , a soli 54 anni, Fabrizio Pirani. Originario di Porotto, per molti anni ha abitato a Ponte Rodoni di Bondeno. Adesso abitava con la compagna nel forlivese mantenendo sempre solidi e forti i rapporti con gli amici di Bondeno, di Vigarano e Ferrara. Era stato il fondatore, ventiquattro anni fa, insieme all’attuale sindaco di Ferrara Alan Fabbri, a Marcello Micai e ad altri tre ragazzi di allora, del Bundan Celtic Festival. E’ stato una delle radici autentiche e solide dei ‘Teuta Lingones’, il gruppo di appassionati che ha ideato la rievocazione storica del Bundan che ogni anno porta, nella golena di Stellata all’ombra della Rocca Possente che si affaccia sul grande fiume Po, più di 30 mila persone. "Se oggi c’è il Bundan Celtic festival è merito di Fabrizio – ammette Fabbri -. Una persona di parola che manteneva sempre quello che diceva. Collaborativo, a tratti visionario. Un sognatore, un uomo libero, indipendente. Per me è stato soprattutto un amico, un fratello". La passione per le rievocazioni storiche partivano dalla conoscenza e dai libri. Si tramutavano poi per Pirani nelle ricerche filologiche dei costumi, nelle tappe nelle botteghe degli artigiani per forgiare elmi, scudi, borchie, per cucire e intrecciare cuoio. Perché le armature di Fabrizio Pirani, nelle vesti di guerriero celtico, sono sempre state tra le più curate, tanto da aver partecipato come guerriero celtico a trasmissioni della Rai come Superquark oltre ad essere invitato ai più importanti festival internazionali. Un personaggio che è rimasto impresso nella memoria. "Un grande rievocatore storico – sottolinea Adrea Moretti, per anni direttore artistico del Bundan - punto di riferimento di generazioni di rievocatori grazie al suo entusiasmo e alle sue capacità di tenere assieme le persone e guidarle nella corsa all’inseguimento di una passione comune. Si è sempre espresso in modi schietti, istintivi, estremi, a volte rudi ed altre teneri – aggiunge – caratteristiche che lo avvicinano davvero tanto a ciò che poteva essere un antico capo, con la sua autorevolezza conquistata sul campo, i pregi presi ad esempio da molti per migliorare sè stessi e la comunità che fa parte di quel fantastico mondo che è la rievocazione storica". Fabrizio, Bicio, il Cinghio o Adgennorix, Rix erano alcuni dei suoi soprannomi, dipende da quale contesto lo si guardava, ma è stato un sacco di cose assieme. "E’ stata l’anima iniziale che ci ha trasmesso, più di ogni altro, l’entusiasmo della rievocazione – racconta Marcello Micai - . Un sognatore che aveva la capacità di tenere insieme le persone. Incarnava la passione che contagia e si diffonde, dal preistorico al celtico. Una potenza". E allora, come scrivono gli organizzatori del Bundan " Stringiamoci in un abbraccio collettivo che giunga fino al nostro fratello Cinghiale che oggi ha lasciato questa terra. Compagno fedele di indimenticabili giornate, lascia un vuoto incolmabile. Che la terra ti sia lieve Cinghio, innalziamo i corni e brindiamo perché il tuo sia un buon viaggio. Non ti dimenticheremo mai".