
Il ponte di Campotto in ricostruzione dopo la demolizione
L’intervento della Regione è entrato nella fase conclusiva, anche se però non c’è ancora una data certa di fine lavori. Intanto, dalla settimana scorsa, la Provincia ha ripreso i lavori al nuovo ponte dal lato Campotto, riprendendo così l’operazione assemblaggio dei conci che era stata interrotta. Fino a quando, però, non saranno terminati quelli della Protezione civile, non sarà possibile procedere anche dal lato Argenta, cosa che preclude anche la posa del concio centrale. Lo hanno affermato l’altra sera i tecnici provinciali all’assemblea pubblica sulla situazione del cantiere per rifare il ponte sul fiume Idice, cui hanno partecipato il sindaco Andrea Baldini, il presidente della Provincia, Daniele Garuti, accompagnato dai tecnici della viabilità provinciale, che hanno ascoltato e recepito i disagi espressi dalla cittadinanza per la prolungata interruzione della viabilità. Quello per il nuovo ponte è un investimento da 2,1 milioni, finanziati alla Provincia con fondi del ministero Infrastrutture e Trasporti, e lavori affidati a novembre 2023 all’impresa Cesarini di Pineto nell’Abruzzo. Nello stesso periodo, è stato spiegato, era anche avvenuto un incontro con la cittadinanza per illustrare le tempistiche del cantiere, con una prima fase che non avrebbe comportato interruzioni al traffico, perché il lavoro di costruzione degli elementi metallici del nuovo ponte sarebbe avvenuto nelle officine dell’impresa. Nel giugno del 2024 era tutto pronto per aprire materialmente il cantiere, ma la piena del fiume Idice ha imposto uno stop alle lavorazioni, buona parte delle quali avrebbero dovuto svolgersi nella golena allagata. Nonostante i rallentamenti, a ottobre dello stesso anno era stata terminata la demolizione del vecchio ponte, con il ripristino delle pile per sorreggere il nuovo impalcato. Parallelamente era stata consegnata anche la carpenteria metallica, che avrebbe dovuto essere assemblata sul posto, vale a dire i tre conci della nuova struttura, dei quali uno da posizionare sul lato Campotto del fiume, il secondo sul lato Argenta e infine il corpo centrale. L’impresa stava già procedendo, impegnando la rampa del vecchio ponte come area di cantiere, quando l’Idice rompe l’argine nelle vicinanze dell’area di lavorazione. Il conseguente intervento della Protezione civile per il ripristino, ha dovuto impegnare l’area cantiere e questo ha comportato la necessità di smontare e spostare i conci del nuovo ponte, proprio per consentire il transito dei mezzi pesanti utilizzati. Passaggio di mezzi che, in aggiunta, ha prodotto anche un deterioramento della provinciale. Una situazione che ha portato all’interruzione del cantiere della Provincia per il montaggio del nuovo ponte. La Protezione civile, poi, ripristina il transito sulla provinciale, ma solo come pista di cantiere, con l’aggravante dell’erosione di centinaia di metri di banchina laterale della strada. Nel frattempo cede un secondo ponte lungo la stessa provinciale, inconveniente che chiama la Provincia a un intervento di somma urgenza per lo sgombero delle macerie della struttura crollata, che impediscono il flusso dell’acqua, oltre al concomitante intervento per il ripristino, sia pure provvisorio, della viabilità. La Provincia ha già chiesto alla Protezione civile 2,5 milioni di euro per la riparazione della provinciale e ulteriori 2 milioni per ovviare ai danni provocati agli altri ponti dall’alluvione.
Franco Vanini