VALERIO FRANZONI
Cronaca

Berco, sono ore decisive: "La mobilità va scongiurata"

Appello dei sindacati dopo il Tavolo in Regione: "A Roma con procedura ritirata". E nei primi nove mesi dell’anno sono calate le ore di Cig nella ’meccanica’.

Manifestazione davanti allo stabilimento Berco di Copparo (Foto Businesspress)

Manifestazione davanti allo stabilimento Berco di Copparo (Foto Businesspress)

Quella che sta per iniziare, sarà una settimana importante per le vertenze che stanno interessando gli stabilimenti della Regal Rexnord di Masi Torello e della Berco di Copparo. Per quanto concerne l’ex Tollok, domani si terrà un tavolo regionale in cui organizzazioni sindacali e istituzioni attendono risposte della proprietà. Ferma restando la volontà di trasferire la produzione in Cina e in India, fondamentale è trovare i giusti strumenti che possano garantire la reindustrializzazione del sito e la tutela dei 77 lavoratori. I sindacati, nonché l’assessore regionale Vincenzo Colla, auspicano si possa trovare un accordo per l’utilizzo della cassa integrazione per crisi, rispetto a quella per cessazione di attività, che garantirebbe maggiori tutele per i lavoratori. "Da capire – spiega il segretario provinciale della Fim Cisl, Patrizio Marzola – se vi è la disponibilità della multinazionale americana a lasciare stabilimento e relativi impianti nell’ottica di un’eventuale reindustrializzazione". Nell’incontro si richiederanno ulteriori specifiche in merito al patto di non concorrenza che l’Azienda vorrebbe introdurre, "quali – specifica il segretario provinciale della Uilm, Alberto Finessi – siano i confini: se un’eventuale subentrante non debba vendere ai clienti di Regal o se non si debbano realizzare le stesse componenti: questi i nodi da sciogliere".

Berco. Entro giovedì è attesa una risposta da parte dell’Azienda alla richiesta, avanzata dalle organizzazioni sindacali e dalle istituzioni al Tavolo regionale, di ritirare la procedura di licenziamento per i 480 dipendenti dello stabilimento di Copparo, prima del tavolo al Ministero, previsto per il 5 novembre. "Spero – commenta Marzola – che si possa andare a Roma con la procedura ritirata, perché questo consentirebbe un confronto più sereno e di aprire un ragionamento tra le parti sulle azioni possibili per affrontare questa crisi e per garantire occupazione e prospettive al sito". Una richiesta avanzata dall’assessore regionale Vincenzo Colla. Come rimarca Alberto Finessi, "non si può parlare di esuberi senza una visione di prospettiva. Non si può prescindere da un piano industriale che dica quali sono le intenzioni dell’Azienda, se esistono strategie per riprendere le quote di mercato andate perdute". Come riferito venerdì dal segretario della Fiom Cgil, Stefano Bondi, la mobilitazione proseguirà e ci si sta organizzando per i una delegazione di lavoratori dinanzi al Ministero. Pubblicati, intanto, dall’Inps i dati aggiornati sulle ore di Cig (tra ordinarie e straordinarie) tra gennaio e settembre nel settore meccanico provinciale: 2.565.969 è il totale 2024, rispetto alle 2.876.205 dello stesso periodo del 2023.