COMACCHIO
Anche se il provvedimento non è ancora convertito in legge, la quadra proposta dal governo sulla questione Bolkenstein e concessioni fa riflettere Confartigianato che, per bocca del segretario provinciale Paolo Cirelli (foto) e del rappresentante dei balneari, Vittorio Origlia, espone le proprie analisi, valutazioni e dubbi sul provvedimento, in ottica propositiva. "Se le disposizioni contenute nel decreto legge ‘Salva Infrazioni’ sono quelle apparse in questi giorni e non venisse emendato – spiegano Cirelli e Origlia – pur cercando di definire il quadro giuridico della vicenda, presentano diverse criticità. L’ulteriore proroga delle concessioni, infatti, non giova completamente agli operatori balneari che necessiterebbero di certezze immediate per dare nuovo slancio al settore, ma piuttosto sembra andare incontro alle necessità organizzative degli enti territoriali che attualmente non dispongono di linee guida per la predisposizione dei bandi ancora tutti da strutturare". Si prospetta, dunque, un autunno complicato per il settore, tanto più che questi provvedimenti a singhiozzo e l’incertezza sull’esito di tantissime attività economiche non contribuiscono a rasserenare il clima del dibattito. "Permangono non pochi dubbi su alcuni elementi essenziali – proseguono segretario e referente dei balneari di Confartigianato – ad esempio nel testo conosciuto, si fa genericamente riferimento "all’eventuale numero massimo di lotti che possono essere aggiudicati al medesimo offerente", lasciando spazio al rischio di concentrazioni, attraverso la possibilità di acquisizioni plurime di concessioni magari da parte di soggetti con grandi disponibilità di capitali, a discapito delle micro e piccole imprese". Per quanto riguarda la determinazione degli indennizzi, proseguono in conclusione Cirelli e Origlia, "riteniamo che il mancato richiamo al criterio del ‘valore aziendale’ possa rappresentare un forte rischio per la tenuta delle imprese del settore in cui l’attività d’impresa è esercitata prevalentemente in forma familiare". Per lo stesso motivo, "riteniamo per lo meno affrettata l’esclusione di un diritto di prelazione dell’attuale concessionario".