MARIO BOVENZI
Cronaca

Bullismo a scuola, sospesi in due. La madre della vittima: "Grazie a una app aiuto mio figlio"

Ferrara, il ragazzino per mesi era stato minacciato e costretto a sborsare del denaro in un istituto della città. Altro caso in provincia con un minore sbattuto contro il banco. Oggi la manifestazione degli studenti

I carabinieri hanno ricevuto la denuncia di una mamma, ora altri genitori starebbero pensando di rivalersi contro la scuola

I carabinieri hanno ricevuto la denuncia di una mamma, ora altri genitori starebbero pensando di rivalersi contro la scuola

Ferrara, 29 aprile 2024 – “Non parteciperò alla manifestazione che si terrà davanti ad una scuola della provincia perché devo andare a lavorare, ma quei genitori hanno tutto il mio sostegno. Sono vicina alle famiglie". Così la madre di uno studente di Ferrara finito nel mirino di tre bulli, che per mesi lo hanno minacciato e si sono fatti consegnare denaro, manifesta il suo appoggio ai genitori del bambino picchiato in aula nella scuola media di un paese del medio ferrarese.

Durante la lezione di matematica, secondo quanto emerso, uno studente di 13 anni ha preso di mira un compagno di classe, più piccolo di lui di un anno, e gli ha sbattuto la testa contro lo spigolo del banco. E’ intervenuto il 118, il bambino è stato medicato, pare che i genitori abbiano intenzione di denunciare l’istituto. Oggi – sia il primo episodio che il secondo si sono svolti in due scuole medie – i genitori dovrebbero manifestare il loro no al bullismo con i figli, che non entreranno in aula.

L’istituzione scolastica sta comunque mostrando di essere in grado di reagire. Nella scuola di Ferrara due bulli sono stati sospesi, uno per una settimana, l’altro per 15 giorni. A raccontare è sempre la madre della loro vittima: "Uno dei bulli è tornato a scuola e già il primo giorno ha minacciato, puntando una matita al collo, un amichetto di mio figlio che l’aveva difeso contro di loro. Da lì la decisione della scuola di dare un’altra settimana di sospensione, con obbligo di frequenza. Ci siamo uniti, tra genitori. Perché sono emersi altri episodi, gli autori erano sempre quei due bulli, le vittime altri studenti della scuola. Bene la sospensione, ma servono misure ancora più severe". Un chiaro invito a segnalare la situazione ai servizi sociali.

La preoccupazione è forte, lo stesso provveditore Giuseppe Foti ha invitato la madre a chiamarlo immediatamente se si verificassero altri episodi. "Ha dimostrato una grande sensibilità", sottolinea la donna. Che comunque, ogni giorno denso di preoccupazione per il figlio, si è rivolta alla tecnologia per tenere sotto controllo la situazione. "Io da madre – racconta – ho installato un’applicazione sul telefono di mio figlio, con cui posso sentire ciò che gli succede intorno e le voci". In caso venga preso di nuovo di mira ha la possibilità di pigiare un bottone che lancia l’allarme. "Così posso correre subito a scuola".

Anche qui i genitori stanno facendo squadra, pronti ad alzare la voce. Ha fatto da collante non solo il verificarsi di altri episodi ma anche una decisione che ha suscitato quanto meno stupore. "Il ragazzo che ha organizzato quella che io definisco una baby gang ha partecipato ad una gita, questo non doveva assolutamente avvenire".

Genitori che si uniscono contro i bulli, proteste annunciate. Questa mattina probabilmente nella scuola della nostra provincia la campanella suonerà sulle aule vuote, i bambini fuori. Sarebbe, se la dimostrazione verrà messa in atto, un episodio inedito. Una dimostrazione dell’esasperazione di genitori e ragazzi davanti a fenomeni che sembrano aumentare. "I carnefici di mio figlio – ancora la madre – stanno dando fastidio ad altri ragazzi, non so se le punizioni sono state abbastanza severe".