Si è conclusa la 37ª edizione del Ferrara Buskers Festival. Cinque giorni di arte, musica e cultura grazie alla partecipazione di 198 artisti che, per la prima volta, hanno fatto risuonare il proprio talento nell’area tra Corso Ercole d’Este e il Quadrivio degli Angeli facendola diventare un luogo fatto di attesa, applausi e stupore. Trenta le nazionalità rappresentate dagli artisti. Oltre 180 le esibizioni per dieci ore di spettacolo ogni giorno, arricchite da laboratori, progetti speciali ed eventi collaterali che tutti i giorni hanno registrato sold out riflettendo così la sinergia tra il festival e il tessuto cittadino.
"Un festival – precisano gli organizzatori – reso possibile grazie al sostegno e alla partecipazione dell’Amministrazione comunale, la prefettura, la questura, così come associazioni e associazioni di categoria, organizzazioni, fondazioni, aziende e numerose altre realtà del territorio, al fianco del Festival in un anno di importanti evoluzioni. E certamente grazie agli spettatori che hanno scelto di prendere parte a questa nuova edizione, dando fiducia a un modello rinnovato e che segna un importante cambiamento". Commenta così Rebecca Bottoni, Presidente e Direttrice Artistica del Ferrara Buskers Festival: "Sono stati 5 giorni intensi e di grande lavoro, con una squadra senza la quale sarebbe stato impossibile realizzare tutto questo. Una squadra allargata fatta di tanti giovani, alcuni anche alla prima esperienza, e all’interno della quale includo tutti quelli che ci hanno sostenuto e supportato fino alla fine. A loro va il nostro grande grazie". L’edizione appena conclusa ha rappresentato una grande sfida per l’organizzazione, a partire dall’introduzione di un biglietto d’ingresso e una nuova location con l’obiettivo di migliorare l’esperienza del festival e la qualità artistica. "Abbiamo scelto di intraprendere un percorso di cambiamento – continua Rebecca Bottoni – nella convinzione che evolvere e innovare sia necessario per continuare a crescere e migliorare. Siamo consapevoli che quanto fatto per l’edizione appena conclusa è solo l’inizio. Siamo sulla strada giusta e i primi commenti lo confermano, ora aprirsi al confronto sarà fondamentale".
Aggiunge Stefano Bottoni, ideatore e fondatore del festival: "Il cambiamento che abbiamo intrapreso rappresenta per noi una ripartenza. Una scelta ponderata, necessaria e allo stesso tempo coraggiosa. Mi sono trovato a rivivere le stesse sfide del primo anno del festival, forse questa volta è stato persino più complesso, perché con l’esperienza arrivano nuove responsabilità e aspettative. Credo fermamente che il nostro Festival vada sostenuto e accompagnato nel suo processo di miglioramento, continuare ad assicurare che lo spirito e l’autenticità del festival restino vivi e vibranti". Per il prosieguo del Festival sarà coinvolta la comunità. Per questo è stato creato un form online per raccogliere opinioni, suggerimenti e proposte, "con l’obiettivo di creare un dialogo aperto e costruttivo, che permetta di progettare l’edizione futura in maniera partecipata e condivisa". "Vogliamo ascoltare tutti, raccogliere idee e prospettive che ci aiutino a crescere insieme", spiega Rebecca Bottoni. Per partecipare e inviare il proprio contributo, è necessario compilare il modulo disponibile sul sito.