MARIO BOVENZI
Cronaca

Dall’Ariosto a galleria Matteotti: "Una nuova pelle a prova di vandali"

La patina applicata alla statua grazie alle nanotecnologie verrà usata anche nel ’corridoio’ del centro. Basterà spugna e un po’ d’acqua per rimuovere scritte e sporco, la sperimentazione tra qualche giorno .

La patina applicata alla statua grazie alle nanotecnologie verrà usata anche nel ’corridoio’ del centro. Basterà spugna e un po’ d’acqua per rimuovere scritte e sporco, la sperimentazione tra qualche giorno .

La patina applicata alla statua grazie alle nanotecnologie verrà usata anche nel ’corridoio’ del centro. Basterà spugna e un po’ d’acqua per rimuovere scritte e sporco, la sperimentazione tra qualche giorno .

Ancora pochi giorni, probabilmente nella seconda metà di settembre, per vedere cambiare il volto di galleria Matteotti. Dopo aver messo una seconda pelle alla statua dell’Ariosto – la patina che serve per proteggere i monumenti dai vandali – la sperimentazione lanciata dal Comune fa un passo avanti. Le nanotecnologia, una pellicola protettiva a statue e basamenti, verrà applicata in uno spicchio della pavimentazione della storica galleria. A quel punto basterà un po’ d’acqua per spazzare via lo sporco. "Si tratta di una superficie un po’ particolare – spiega Diego Contiero, a capo dell’unità operativa del Comune che si occupa di viabilità, segnaletica e decoro urbano –. Dobbiamo verificare se questa tecnologia che si è rivelata vincente in piazza Ariostea sia efficace anche nella galleria Matteotti. Lo scopo dell’operazione è che questo velo protettivo renda lavabile anche la superficie che l’impresa andrà a trattare". Vandali, imbrattatori per hobby, chi si crede artista si aggira la notte con una tavolozza di bombolette spray. Nel mirino monumenti, cestini, cartelli e panchine. Un mondo assai variegato, un popolo numeroso. "Noi facciamo il possibile – riprende Contiero –, raccogliamo le segnalazioni dei cittadini che ci riferiscono questi episodi di degrado, le macchie sul volto di una città che amano. A quel punto interveniamo, ma è un’impresa. Dovremmo essere ovunque". Un fenomeno in forte crescita che mette a dura prova l’unità di Contiero. In piazza Ariostea la soluzione funziona, un modo per mettere al riparo la statua da chi per noia si aggira per la città con un pennarello in tasca. Il prodotto, che riduce i costi di manutenzione, resistenza agli attacchi con le bombolette spray, è stato applicato dalla Venitech Srl di Mestre. E’ stato usato anche per il ponte di Calatrava a Venezia. L’importo 19.500 mila euro. In prima linea l’architetto Claudio Bignozzi del Comune, direttore dei Lavori, e l’ingegnere Antonio Parenti. Contiero fornisce qualche numero. "Ogni anno se ne vanno 8mila euro solo per sistemare i cartelli stradali – fa i conti –. Per i dissuasori della sosta, con spatola e pazienza almeno due persone, per ore. Togliere lo scotch è un’impresa, è un’impresa eliminare le etichette che danno alcuni locali ai ragazzi quando entrano". A tracciare la strada sarà l’Ariosto. Le tecnica verrà applicata anche a panchine e fioriere. E tra qualche giorno in galleria. Basterà un colpo di spugna con acqua calda. Ma anche quella fredda va bene.