FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Due minorenni nei guai: "Dacci i vestiti di marca". Giovane assalito e derubato

Il raid fuori dal ‘Castello’, sedicenne in carcere e quindicenne in comunità. Hanno attirato la vittima in un luogo isolato con la scusa di dovergli parlare

Un ragazzino è stato aggredito e minacciato da due suoi coetanei minorenni

Un ragazzino è stato aggredito e minacciato da due suoi coetanei minorenni

Ferrara, 15 dicembre 2024 – Attirano un coetaneo in un luogo appartato, lo aggrediscono e gli rubano i vestiti di marca. Una scena da romanzo criminale avvenuta all’esterno di un centro commerciale della città. Peccato che i protagonisti non siano consumati delinquenti da film d’azione, ma due minorenni ferraresi, uno di quindici e l’altro di sedici anni. L’episodio, avvenuto a novembre, non è però rimasto impunito. Venerdì i due giovani sono stati raggiunti da altrettante misure cautelari eseguite dagli agenti della squadra mobile. Il più anziano è finito nel carcere minorile di Bologna, mentre il secondo è stato messo in comunità. Per loro l’accusa è rapina aggravata in concorso. Quello arrivato a una svolta nelle scorse ore è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi di violenza e microcriminalità con protagonisti dei giovanissimi. Casi in più occasioni raccontati anche su queste colonne e che, come dimostra l’epilogo dell’ultima vicenda, non rimangono senza conseguenze.

Un passo indietro. Tutto comincia un mesetto fa. Siamo all’esterno del centro commerciale il Castello. I due giovani ‘intercettano’ il coetaneo. "Vieni con noi, ti dobbiamo parlare di una cosa importante". È la scusa che, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, gli indagati avrebbero usato per attirarlo nella trappola. I due accompagnano l’altro ragazzino in un luogo isolato e, una volta lontano da occhi indiscreti, gettano la maschera e mettono a nudo le loro reali intenzioni. In un lampo gli piombano addosso, lo sbattono contro un muro e poi lo costringono a farsi consegnare i vestiti di marca. Il malcapitato, messo alle strette da quell’esplosione inattesa di aggressività, non può fare altro che obbedire. Consegna gli indumenti e la cosa finisce lì. O almeno così sembra.

L’accaduto viene infatti denunciato alla polizia di Stato e gli uomini della Mobile si attivano per risalire ai responsabili. Si parte con l’ascolto di alcune importanti testimonianze, fino ad arrivare a un riconoscimento fotografico che permette di cristallizzare le fasi della rapina e l’identità dei sospettati. Raccolti tutti gli elementi necessari, gli inquirenti hanno ottenuto dal gip del tribunale dei minori di Bologna un’ordinanza cautelare per entrambi gli adolescenti. Per il più anziano, come anticipato, il giudice ha disposto la custodia in istituto penale per minorenni, per il secondo invece si sono aperte le porte della comunità.