
Gli EmmeColletti tornano con 'Festa di nozze', un album che esplora matrimonio e amicizia. Concerto gratuito alla Pandurera.
"Siamo cinque fratelli che sono sempre stati vicini e uniti fin da piccoli, legati anche dalla passione per la musica ereditata dai nostri papà". Sono gli artisti renazzesi EmmeColletti cioè Maurizio, Marcello, Mattia, Marco, Michele ai quali si aggiunge anche Mosé alla chitarra. Impiegati nei settori lavorativi più disparati, si trasformano poi in musicisti. Questa sera, alle 21, alla Pandurera, ad entrata gratuita, presenteranno il secondo album, a distanza di 10 anni dal primo. Si intitola ‘Festa di nozze’.
"Costruire da zero 13 canzoni ci ha occupato più tempo del previsto. Poi spesso eravamo interrotti da altri progetti che abbiamo in comune, come il gruppo di folk irlandese, la banda, la compagnia teatrale – dicono – Festa di nozze racconta le dinamiche del matrimonio, della famiglia, della festa, dell’amicizia, dell’esagerazione, osservando da un punto di vista sollevato che descrive le storie in maniera schietta, simpatica e profonda. Il disco si apre con una suite di quattro canzoni a formare un unico brano che fa da filo conduttore a tutte le altre canzoni dell’album – spiegano – Forse la più emblematica è la prima ’Il Mio Vestito’ che racconta lo stato dell’essere umano nel suo continuo confronto con la propria personalità, capacità e miseria, l’apparenza e i pregiudizi".
EmmeColletti da anni portano la loro musica nel territorio. "Abbiamo sempre strimpellato insieme in famiglia, poi ci siamo solo organizzati meglio – ricordano –. La prima esibizione durante una serata in tributo a Guccini, alla quale partecipavano diversi gruppi locali. Era il 2004. L’idea del primo disco è maturata gradualmente, dieci anni dopo, e in effetti da quel momento abbiamo affinato il nostro suono e riscontrato molta ammirazione. Ed ora è arrivato il secondo album". Maurizio agli strumenti a corda; Marcello alla tastiere; Mattia autore, voce, chitarra e sinth; Marco alla batteria e Michele al basso, saranno dunque stasera alla Pandurera facendo ascoltare la profondità dei testi e le melodie.
Laura Guerra