Un "intervento tempestivo" riguardo l’accesso al diritto all’esenzione ticket sanitario per reddito: è quanto richiesto da Emilio Didonè, segretario generale della Fnp-Cisl in una lettera inviata al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, allo scopo di mettere fine "a una situazione che preoccupa un numero crescente di famiglie estromesse dal beneficio di legge, non per loro colpa o un improvviso arricchimento economico, ma per un vuoto normativo che non tiene conto della loro condizione sociale ed economica e della crescente svalutazione della loro pensione. I limiti reddituali per rientrare tra coloro che beneficiano dell’esenzione dal ticket sanitario – spiega Fnp-Cisl – non sono mai stati adeguati al costo della vita dal lontano 2002 quando è stato introdotto l’euro". L’Istat certifica che dal 2000 al 2023 il costo del paniere di prodotti è incrementato del 37,9% e di conseguenza servono oltre 1/3 di risorse in più per comprare gli stessi prodotti rispetto a 23 anni fa; vale per la spesa, ma anche per le prestazioni sanitarie. "L’Istituto Superiore di Sanità ha documentato che nel biennio 2022-2023 - spiega Romeo Checchinato, segretario generale Fnp-Cisl di Ferrara - il 18% degli ultra 65enni (pari a 2,6 milioni) ha dichiarato di aver rinunciato ad almeno una visita medica o a un esame diagnostico di cui avrebbe avuto bisogno sia per le liste di attesa che per gli eccessivi costi e questo comporta un rischio per la salute di queste persone in quanto, la mancanza di prevenzione e di cure determina in loro un aggravio delle patologie e di conseguenza un maggior peso assistenziale sulla rete ospedaliera". La Fnp-Cisl chiede al ministro Schillaci, al Governo e al Parlamento "una modifica legislativa che possa garantire l’accesso alle cure gratuite a migliaia di anziani in difficoltà, attualmente esclusi".
Cronaca"Esenzione ticket, norme inadeguate"