REDAZIONE FERRARA

Focus lavoro, il rapporto di Ires. Città e provincia, avanti ma piano: "Trainati da edilizia e turismo"

Presentato lo studio dell’Istituto di ricerca della Cgil che vede Ferrara con un +0,4% (valore aggiunto). Ai lidi bene l’ultima stagione balneare. Tra i posti più ricercati fino a luglio ci sono cameriere e bagnino. .

Focus lavoro, il rapporto di Ires. Città e provincia, avanti ma piano: "Trainati da edilizia e turismo"

Più stabili ma anche più anziani, poveri e precari. È la fotografia del mercato del lavoro in Emilia-Romagna scattata dall’Ires. Dallo studio dell’istituto di ricerca della Cgil, presieduta da Giuliano Guietti, emerge un quadro positivo dell’economia regionale, anche sul fronte dell’occupazione. Ma i divari si fanno sempre più profondi.

Secondo i dati presentati ieri, il 2023 ha visto la prosecuzione di una fase di rallentamento della dinamica economica iniziata nel 2022: la crescita del Pil regionale è dell’1,1%, contro il +3,4% dell’anno prima. Il rallentamento economico si è avvertito in misura molto simile in tutte le province. A fronte di una crescita media regionale del valore aggiunto dell’1,3% nel 2023, il cuore produttivo emiliano (Bologna, Modena, Reggio), ha fatto segnare una performance superiore al dato medio. Ferrara e Ravenna (+0,4%) sono le province che hanno sperimentato la crescita minore del valore aggiunto, secondo Ires, seguite da Rimini (+0,8%).

Restando alla nostra realtà – città e provincia –, le previsioni di crescita 2024 restano sul +0,4% (+0,7 invece la stima regionale). Una crescita, la nostra, seppur lieve, trainata dal settore edile e da quello legato ai servizi (turismo). Nel 2023 bene la stagione balneare ai lidi: arrivi +1,1% sul 2022; +5,8% sul 2019. Mentre le presenze -2,5% sul 2022, +3,9% sul 2019. Diverso il dato del capoluogo: arrivi +4,9% sul 2022; -9,6% sul 2019. Presenze +3,2% sul 2022; -3,9% sul 2019.

I consumi delle famiglie emiliano romagnole sono in aumento dell’1,4% ma sostenuti dall’inflazione con conseguenze sul reddito disponibile reale. Gli occupati continuano a crescere (+1,1%), recuperando circa 57.000 posti in tre anni: il livello occupazionale pre-pandemico è stato recuperato nel 2023 per la componente maschile (+4,4 mila sul 2023) ma non ancora per quella femminile (-7,3 mila).

Occupazione che cresce anche a Ferrara e provincia, ma "spiega il presidente dell’Ires Guietti, "legata ai servizi".

Le professioni più ricercate tra maggio e luglio di quest’anno sono nell’ordine: cameriere da sala, addetto ai servizi di pulizia, magazziniere, commesso, banconiere di gelateria, autotrasportatore, bagnino. Altro dato, tra Ferrara e provincia, riguarda il tema precarietà: il 57,3% dei dipendenti (settori privati) è part-time o con contratto a termine o non ha lavorato per l’intero anno di seguito. Una stima molto vicina al dato regionale. Nel 2022, il 31,8% dei lavoratori dipendenti in Emilia-Romagna aveva un reddito sotto i 15.000 euro, il 21,8% sotto i 10.000, 12,3% sotto i 5.000 euro.