
Parte della refurtiva trovata nella disponibilità del ’topo’ di appartamento
COMACCHIO
Durante l’estate aveva messo a segno oltre venti colpi, sui Lidi comacchiesi e nel Rodigino, un sessantaduenne residente nel Mesolano che è stato denunciato alla Procura di Ferrara dai carabinieri della Compagnia di Comacchio, al termine di una lunga e complessa attività di indagine. Indagine che li ha portati anche a perquisire l’abitazione dell’uomo, dove è stato trovato il bottino dei furti compiuti. Da tempo i militari dell’Arma erano al lavoro per far luce su decine di furti in abitazione che, nel periodo estivo, si erano registrati sulla costa comacchiese e nel Rodigino. Un lavoro durato mesi, tra prolungati appostamenti, riprese video, sopralluoghi sui luoghi dei furti e analisi di tutte le immagini di videosorveglianza private, che ha consentito di raccogliere numerosi e determinanti indizi che hanno consentito di risalire all’autore. La Procura di Ferrara ha così delegato gli uomini dell’Arma comacchiese a procedere alla perquisizione di ogni luogo nella disponibilità dell’indagato, un pregiudicato di sessantadue anni residente nel Mesolano. Nei giorni scorsi, di buon mattino, i carabinieri lo hanno raggiunto proprio in una delle sue abitazioni dove nascondeva tutta la refurtiva, frutto degli innumerevoli colpi commessi. Infatti, nell’abitazione i militari hanno trovato oltre novanta oggetti: gioielli, ben otto orologi di marca Rolex, oltre a denaro in contanti (sia in euro che in valuta straniera).
Il tutto è stato sequestrato. Ma come agiva il sessantaduenne nel corso delle proprie scorribande? Secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Comacchio, l’uomo (disoccupato), durante il giorno effettuava i sopralluoghi nelle zone residenziali affollate dai turisti che avrebbe poi colpito nel corso della notte: questo, senza nemmeno curarsi della presenza dei proprietari all’interno che dormivano. Il sessantaduenne, dunque, è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria estense, anche per l’indebito utilizzo di sistemi di pagamento elettronici, per una serie di prelievi fraudolenti effettuati agli sportelli bancari della zona, impiegando le tessere bancomat di cui si era appropriato durante i colpi. La refurtiva rinvenuta all’interno dell’abitazione dell’uomo, ora, è al vaglio dei militari per individuare i legittimi proprietari dei preziosi, degli orologi e quant’altro trovato nell’abitazione dell’uomo. L’appello è quello di rivolgersi ai Carabinieri di Comacchio, nel caso si riconosca qualcuno degli oggetti rinvenuti.
Valerio Franzoni