FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Il ’nuovo’ Petrolchimico. Rilancio energenico, da oggi si fa sul serio: "Ecco cosa cambierà"

Si insedia il tavolo tecnico con Comune e delegati di due ministeri. Il vicesindaco Balboni: "Affronteremo subito i punti più stringenti". Tra gli ambiziosi obiettivi la riduzione del 53% di prelievo idrico dal Po. .

Il ’nuovo’ Petrolchimico. Rilancio energenico, da oggi si fa sul serio: "Ecco cosa cambierà"

Il vicesindaco Balboni (qui con Rendine) al lavoro per l’innovazione del petrolchimico

Non è rimasto solo sulla carta. Il protocollo d’intesa per la valorizzazione e il rilancio del Petrolchimico, siglato nel maggio scorso alla presenza del ministro delle Imprese Adolfo Urso e della viceministra al Mase, Vannia Gava, entra nel vivo. Proprio oggi pomeriggio ci sarà la seduta di insediamento del tavolo tecnico per il Petrolchimico. Non si tratterà di una seduta di maniera, ma l’obiettivo è quello di affrontare da subito i punti più stringenti dell’ambizioso piano.

Ad annunciare la riunione – a cui parteciperà in prima persona in qualità di responsabile politico dell’attuazione – è il vicesindaco e assessore con delega all’Ambiente, Alessandro Balboni. "Il primo incontro – spiega al Carlino – si profila già con un taglio particolarmente operativo. Sono innanzitutto molto felice di poter annunciare l’adesione di tutti i soggetti sottoscrittori del protocollo. Oltre agli ‘attori’ locali, infatti saranno presenti anche dei delegati sia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, sia dei delegati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Peraltro, oltre all’insediamento vero e proprio del tavolo, faremo subito un punto della situazione sullo stato di fatto del progetto. L’obiettivo è quello, già dai prossimi giorni, di lavorare assiduamente alla ricerca di finanziamenti per realizzare i progetti".

Insomma, per il Petrolchimico all’orizzonte si profila un futuro piuttosto movimentato. Ma, questa volta, in senso positivo. Ma che cosa contiene il progetto? L’obiettivo, contenuto nel Protocollo d’intesa, è l’efficientamento energetico del Polo Chimico. Operativamente, le azioni sono declinate in sei linee di intervento: dalla produzione di energia da fonti rinnovabili e scambio sul posto, passando per l’efficientamento dei cicli produttivi finendo con l’efficientamento energetico degli edifici. Ma, la parte principale – come sottolineano tutti gli attori – è il piano di revamping del ciclo idrico con interventi volti al recupero e riutilizzo delle acque di processo e meteoriche. Al momento, lo studio di fattibilità è concluso e, una volta individuate le risorse, i tempi di realizzazione sono stimati in due anni. Il risultato, sulla carta, è stupefacente: si ridurrebbe del 53% il prelievo idrico dal Po (arrivando a risparmiare circa nove milioni di metri cubi all’anno di acqua, che potranno essere impiegati per usi agricoli e non solo), si otterrebbe la produzione di energia green e si diminuirebbero le emissioni di anidride carboniche.

Ora, serve trovare 43 milioni di euro. Peraltro, proprio oggi – al termine della riunione – il maxi progetto verrà presentato anche in occasione della fiera RemTech. "Questo è innanzitutto un primo importante risultato – chiosa il numero due della giunta – che dimostra ancora una volta che il nostro è un lavoro serio e concreto a dispetto delle critiche che in campagna elettorale ci sono state mosse da più parti. Anzi, proprio dalla parte politica – chiude Balboni – che in questi anni il Petrolchimico l’ha letteralmente abbandonato".