FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Il presidio in galleria Matteotti. Bandiere, canzoni e letture: "No a chi inneggia al fascismo"

In centinaia alla manifestazione organizzata da una sessantina tra partiti e associazioni. Cassoli (Anpi): "Difendiamo la democrazia". Tagliati (Cgil): "Squadristi, inaccettabile". .

In centinaia alla manifestazione organizzata da una sessantina tra partiti e associazioni. Cassoli (Anpi): "Difendiamo la democrazia". Tagliati (Cgil): "Squadristi, inaccettabile". .

In centinaia alla manifestazione organizzata da una sessantina tra partiti e associazioni. Cassoli (Anpi): "Difendiamo la democrazia". Tagliati (Cgil): "Squadristi, inaccettabile". .

Un arcobaleno della pace drappeggia in mezzo a una piccola selva di bandiere rosso-Cgil, vessilli del Pd e Tricolori dell’Anpi. "Viva l’Italia antifascista" recita un cartello che spunta mentre i partecipanti al presidio contro l’apertura della sede di Forza Nuova riempiono galleria Matteotti. Un luogo che porta il nome della vittima per antonomasia del fascismo, e quindi scelto non a caso per la manifestazione organizzata in pochi giorni da una sessantina di associazioni, partiti e sindacati.

Un pomeriggio senza discorsi di ‘autorità’, ma scandito da canti e letture di autori antifascisti, da Piero Calamandrei a Piero Gobetti passando per Norberto Bobbio, Umberto Saba e i filosofi Karl Popper e Hannah Arendt. Ad accogliere le centinaia di manifestanti le parole del presidente provinciale dell’Anpi, Roberto Cassoli. "Siamo qui per la democrazia e contro tutti i fascismi – afferma –. Che questo presidio sia anche un richiamo alle istituzioni per prevenire gli atti contrari alla nostra Costituzione. Vogliamo che l’opinione pubblica sia consapevole dei pericoli legati ai cambiamenti in atto". Massiccia la rappresentanza della Cgil, toccata anche personalmente da quanto negli stessi istanti accadeva qualche centinaio di metri più in là, dove tra gli ospiti d’onore figuravano alcuni soggetti condannati per l’assalto dell’ottobre del 2021 alla sede romana del sindacato. "Sento discutere di libertà di espressione – così la segretaria provinciale Veronica Tagliati –, ma non esiste libertà di espressione per persone che hanno aggredito la Cgil con un assalto squadrista. Antifascismo e difesa della Costituzione: questa è la risposta migliore. Oggi e in futuro".

Nella folla multicolore della galleria fanno capolino volti noti della politica, dell’associazionismo, del sindacato e della società civile. Dal segretario provinciale della Uil Massimo Zanirato al criminologo e docente Federico Varese passando per l’ex sindaco Gaetano Sateriale, il segretario provinciale del Pd Nicola Minarelli, la consigliera de La Comune ed ex candidata sindaco Anna Zonari, la consigliera dem Sara Conforti e la senatrice di Avs Ilaria Cucchi. Al fianco di Cucchi il compagno ed ex candidato sindaco Fabio Anselmo. "La libertà – afferma l’avvocato a margine della manifestazione – va riconosciuta a chi ha idee di libertà e non a chi ha pensieri di sopraffazione e negazione di diritti. Questa non è una libertà che può essere consentita". Per l’assessore regionale Paolo Calvano Ferrara è "una città in cui è intollerabile avere chi torna a inneggiare al fascismo e ai suoi simboli. Essere qui oggi – aggiunge – significa indicare chiaramente da che parte vuole stare Ferrara, soprattutto nel centenario dell’omicidio di Giacomo Matteotti, in cui si ricorda il coraggio e il sacrificio di chi è stato ucciso dai fascisti". Qualche parola anche dai consiglieri comunali del Pd Davide Nanni ("È tempo che il governo sciolga le associazioni neofasciste) ed Enrico Segala ("Non possiamo dare più per scontati valori come pace e antifascismo") prima che il presidio si concluda. Il sipario è affidato alle note della canzone simbolo della Resistenza, Bella ciao, intonata a una voce da una galleria stracolma.